Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] per l’indomani (Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, p. 94)
(d) Il verbo regge un oggetto diretto + di + infinito, 30) Ma io ti ringrazio, Cristo, di aver tu sopportato che io sia mendico ne la servitù di due Papi (Pietro Aretino, Lettere, 20, p. 145 ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] felafel in mano), lo hummus (< ar. ḥummuṣ, dal 1972, in Dialoghi di archeologia, p. 92), la shawerma (< ar. šāwarmā, dal 1994, in Bologna, Zanichelli.
Panaino, Antonio (1999), La novella degli pp. 1-62.
Trifone, Pietro (1991), D’Annunzio e il ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] toscano» (Manzoni 2000-2005: vol. 18/2, pp. 71-138), e in due lettere al purista Antonio Cesari fa riferimento all’uso vivo e parlato di Firenze e di Toscana. La concezione della lingua come uso vivente e sincronico si precisa ancora in due minute ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] pregiudizio denigratorio. Solo nel XVIII secolo personalità del calibro di ➔ Ludovico Antonio Muratori e ➔ Melchiorre Cesarotti ripristinarono, almeno sul piano teorico, la parità di stato e di diritti tra le lingue. Al ‘buon gusto’ in letteratura ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] segnalazione del fenomeno della dislocazione si deve probabilmente a ➔ Pietro Bembo, il quale nei capitoli XXI-XXII del terzo , dove c’era il ritratto di sua moglie. Quella fotografia l’aveva scattata lui (Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, 1994)
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] straniera (in quanto la sua diffusione era avvenuta nel Seicento, momento di massima diffusione e prestigio della lingua e cultura spagnola in Italia) e quindi attaccato da Pietro Verri sulle colonne de «Il Caffè» (Il Tu, Voi e Lei, «Il Caffè ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] furbesca (da Strazzola al Pistoia, da Matteo Franco a Pietro Aretino e ad Annibal Caro) che nel Ragionamento dello academico nel Nuovo modo de intendere la lengua zerga (probabilmente diAntonio Brocardo; la princeps è del 1545) il proprio ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] ’ordine, bell’idea;
(e) l’aggettivo santo/-a: ad es., Sant’Antonio, Sant’Ermete, Sant’Orsola, ma San Leonardo, San Lorenzo, con troncamento (cfr cura di G. Marotta & N. Nocchi, Pisa, ETS, pp. 205-220.
Battaglia, Salvatore & Pernicone, Pietro ( ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] (Le altre lingue), pp. 561-595.
Batinti, Antonio & Trenta Lucaroni, Vanda (1997), Osservazioni preliminari sulla italiana, Roma, Carocci.
Serianni, Luca & Trifone, Pietro (a cura di) (1993-1994), Storia della lingua italiana, Torino, Einaudi, ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] , 4-7), essere la pietra dello scandalo (1a Piet. 2, 8), essere un povero cristo, predicare nel deserto, recitare la litania, servire due padroni (Mat. 6, 24), troppa grazia Sant’Antonio (e un’infermità quale il fuoco di Sant’Antonio), il tempo delle ...
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madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...
marimbista s. f. e m. Chi suona la marimba. ◆ Domani il festival prosegue con "La Machine des Sons", tre musicisti (oltre Bagnoni, Franco Angiulo al trombone e Giorgio Vendola al contrabbasso) guidati dal sassofonista Felice Mezzina. Mercoledì...