SICILIANO, Enzo (Vincenzo). – Nacque a Roma il 27 maggio 1934, secondogenito (la sorella Tina era nata nel 1925)
Raffaele Manica
di Natale e di Giuseppina Jenzi.
La famiglia paterna era di fittavoli, [...] in Autobiografia letteraria (Milano 1970). Assecondò la pubblicazione di testi di coetanei e più giovani (Dario Bellezza, AntonioDebenedetti, Giorgio Montefoschi, Vincenzo Consolo, Renzo Paris, Franco Cordelli) e fu sempre uno scopritore di nuovi ...
Leggi Tutto
VALADIER, Giuseppe
Elisa Debenedetti
– Nacque il 14 aprile 1762 a Roma da Luigi, maestro argentiere, fonditore, disegnatore, restauratore e forse anche scultore, e da Caterina della Valle, romana e [...] , la Porta Romana e il palazzetto Tomassini Bartolazzi, quest’ultimo rimaneggiato tre anni più tardi da Antonio Mollari (Debenedetti, 2014a, p. 243).
Sempre nel ruolo di architetto camerale, cui spettavano incarichi pubblici soprattutto in relazione ...
Leggi Tutto
DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] dello stesso anno perdette anche la madre. Lo zio e tutore Alessandro Debenedetti accolse i due nipoti fratelli nella sua casa di corso S. Maurizio maggio 1937 gli nacquero i figli Elisa e Antonio. Nell'aprile 1937 si trasferì a Roma, sistemandosi ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] erano legati a lui, capeggiato con sfortunato ardimento da Antonio Broccardo. Il B. si guardò bene dal difendersi .
Per gli studi e mss. provenzali del B. cfr. S. Debenedetti, Gli studi provenzali in Italia nel Cinquecento, Torino 1911, passim, e ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] bocca a un Antonio Faentino (che sarà da identificare probabilmente con Antonio Cittadini da Faenza, . Delle Satire l'ediz. più sicura è quella testé ricordata del Debenedetti, nella silloge milanese Caretti-Segre; ma si possono consultare ancora le ...
Leggi Tutto
CAVALCA, Domenico
Carlo Delcorno
Nacque verso il 1270 a Vico Pisano, come attestano i più antichi manoscritti delle sue opere e le notizie che si leggono nella Cronaca trecentesca e nei più tardi Annali [...] s. Ilarione di s. Gerolamo, e la Vita di s. Antonio abate scritta da Atanasio e volta in latino da Evagrio. Segue 117-120 (Sul Pungilingua). Sulla traduzione della Bibbia si vedano S. Debenedetti, rec. all’ediz. di C. Negroni (Bologna 1882-1884), in ...
Leggi Tutto
MONTALE, Eugenio
Franco Contorbia
MONTALE, Eugenio. – Nacque a Genova il 12 ott. 1896 da Domenico, detto Domingo, e da Giuseppina Ricci, ultimo di sei fratelli: gli altri cinque (Salvatore, Ugo, Ernesto, [...] pubblicò sul n. 2 di Primo Tempo, la rivista torinese di G. Debenedetti, la poesia Riviere e la suite Accordi (sensi e fantasmi di una Milano gli venne consegnato il Premio internazionale Antonio Feltrinelli dell’Accademia nazionale dei Lincei. ...
Leggi Tutto
CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] I teatri di Padova..., Padova 1921, p. 63; S. Debenedetti, Notizie e doc. per la storia degli studi romanzi, in it., a cura di V. Branca, Torino 1974, I, pp. 42 (non Antonio, come erroneamente l'indice), 359 (erroneo però l'indice), 420, 631; II, 297 ...
Leggi Tutto
BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] cui lo scrittore collaborava dal 1931 grazie alla mediazione di Antonio Baldini (e cui tennero dietro poi Il rabdomante nel 1935 , forse un equivoco di origine rondista – osservava Giacomo Debenedetti recensendo Iride – fra il 'prosatore' di grandi ...
Leggi Tutto
PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] , da cui ebbe due figli, Pier Luigi (1928) e Antonio (1937).
Tra il 1926 e il 1927 furono rappresentati i primi 1970; C. Vicentini, L’estetica di Pirandello, Milano 1970; G. Debenedetti, Il romanzo del Novecento, Milano 1971; J.M. Gardair, Pirandello, ...
Leggi Tutto
computerdipendente
(computer-dipendente), s. m. e f. e agg. Chi o che non può fare a meno del computer, di utilizzare le risorse dell’informatica. ◆ I timori del «baco del millennium» (possibili blackout causati dall’incapacità dei computer...
superciliosita
superciliosità s. f. inv. Supponenza, arroganza nel giudizio. ◆ La tv è la finestra sul cortile e non tollera più la superciliosità di plastica dei critici, quest’autopromozione a pensatori negativi, ad esponenti della scuola...