Scultore e plasticatore (Modena 1499 circa - ivi 1565), massimo rappresentante, nel Cinquecento, della tradizione emiliana della scultura in terracotta, sensibile all'insegnamento del Mazzoni, ma particolarmente attento alle innovazioni della cultura raffaellesca. Opere principali: a Modena il gruppo della Pietà (1526) in S. Agostino; il Presepio (1527) nel duomo; la grande e complessa Deposizione ...
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BEGARELLI, Lodovico
Silla Zamboni
Nacque a Modena tra il 1515 e il 1524 da Giacomo Alberto, fratello di AntonioBegarelli. La data approssimativa della nascita si ricava da un rogito del 15 ott. 1539 [...] Atti e Mem. d. R. Deputaz. di storia patria per le prov. modenesi e parmensi, s. 3, III (1885), pp. 245-76; L. Magnani, AntonioBegarelli, Roma 1930, pp. 13, 14, 15 s., 18, 37 s., 41 s., 53, 56, 57; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X, I, Milano ...
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MALATESTA, Adeodato
Anna Chiara Fontana
Nacque a Modena il 14 maggio 1806 da Giuseppe, capitano delle guardie del duca Ercole III, e da Carlotta Montessori di Correggio. Terzo di undici figli, trascorse [...] alunnato modenese, in cui ebbe come insegnante Biagio Magnanini, il M. studiò le opere di Guido Mazzoni e di AntonioBegarelli, manifestando già le sue doti nel campo della ritrattistica: ne è prova l'Autoritratto giovanile (1825: Mantova, collezione ...
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BEDOLI, Girolamo, detto il Mazzola
Evelina Borea
Nacque a Parma verso il 1500, da famiglia originaria di Viadana (Mantova) e assunse il, cognome di Mazzola per la parentela acquisita, sposandone nel [...] nella pittura dal Parmigianino, subendo l'influsso in patria anche del Correggio, di Michelangelo Anselmi e di AntonioBegarelli, ma non alieno in più occasioni dall'accogliere nella propria esperienza i portati di una assai diversa cultura ...
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ABBATI (dell'Abate), Nicolò
Armando O. Quintavalle
Nacque a Modena nel 1509 (secondo il Forciroli) o nel 1512 (secondo il Lancellotti, che però - Cronaca modenese, XI, p. 233 - lo diceva, al 25 marzo [...] 1552, non ancora quarantenne) da Giovanni, che fu certo il suo primo maestro; passò poi presso lo scultore modenese AntonioBegarelli. Secondo la tradizione, avrebbe fatto per qualche tempo il soldato; ma già dal 1537 lo troviamo a dipingere con ...
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GRAZIOSI, Giuseppe
Emanuela Andreoli
Figlio di Pietro e Angelica Marchi, modesti contadini, nacque a Savignano sul Panaro (Modena) il 25 genn. 1879. Frequentò il regio istituto di belle arti di Modena, [...] ove il pathos trova ragione in superfici levigate e in cadenze classiche che si richiamavano alla lezione del modenese AntonioBegarelli piuttosto che al violento realismo di sapore nordico di Guido Mazzoni, alla carica espressiva, seppure vagamente ...
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FOSCARDI
Graziella Martinelli Braglia
Famiglia di scalpellini attivi a Modena tra il XV e il XVI secolo. Il capostipite Giacomo fu detto anche Tagliapietra, e così pure il figlio Paolo e i nipoti Silvio [...] in marmo (distrutta) per la Madonna di piazza, la statua in terracotta della Vergine col Bambino e s. Giovannino di AntonioBegarelli (Bonsanti, 1992, p. 250).
Scarse sono anche le notizie riguardanti Silvio, figlio di Paolo, che, nel 1539, fu all ...
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MAGNANI, Luigi
Giorgio Pangaro
Nacque a Reggio nell'Emilia il 29 genn. 1906 da Giuseppe, imprenditore agricolo, titolare di una prospera industria casearia, ed Eugenia Rocca, di nobile famiglia ligure.
L'infanzia [...] 1929 si laureò in lettere moderne con una tesi in storia dell'arte sullo scultore modenese del Cinquecento AntonioBegarelli, lavoro poi edito (AntonioBegarelli, Milano 1931) e primo di numerosi studi di storia dell'arte. Sempre a Roma conseguì il ...
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COMI, Girolamo
Gabriella Guandalini
Nacque probabilmente nel 1507: nel Libro dei morti dell'Archivio storico comunale di Modena (c. 92rv) il C., di anni settantaquattro, risulta infatti sepolto il 14 [...] plastico modenese, Modena 1824, p. 23, n. 1). Non potevano quindi mancare rapporti con lo stesso AntonioBegarelli, zio del menzionato Lodovico, e con il Parmigianino.
Ad opere di argomento sacro, come per esempio un dipinto del 1558 concernente ...
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FALLOPPIA, Geminiano
Graziella Martinelli
Non si conoscono gli estremi biografici del F., ma il fatto che nel 1519 fosse definito "maestro" dal cronista Andrea Todesco e nel 1528 "Inzegnere de la Comunità" [...] rispetto alla torre dell'orologio, del gruppo in terracotta raffigurante la Madonna col Bambino e s. Giovannino, opera di AntonioBegarelli; al F. spetterebbe la realizzazione della nicchia in cui il gruppo fu posto, nicchia eliminata ai primi dell ...
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