Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] commerciale ha rivolto un’attenzione crescente alla rappresentazione della vita mentale dei personaggi, dirige, su sceneggiatura di AntoninArtaud, La Coquille et le Clergyman, opera di alta ricerca che tuttavia viene pubblicamente sbeffeggiata da ...
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Brook, Peter
Valentina Valentini
Regista teatrale e cinematografico inglese, nato a Londra il 21 marzo 1925. L'attività di B., noto soprattutto come regista teatrale, rientra in quel contesto sperimentale [...] di simboli e riti), svelando l'altra faccia del mito del 'buon selvaggio'.
Le concezioni teatrali di AntoninArtaud e l'insegnamento brechtiano risultarono perfettamente coniugati nella messa in scena del dramma di Peter Weiss, The persecution ...
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GOUHIER, Henri
Giovanni Crapulli
Filosofo e storico del pensiero moderno, nato ad Auxerre (Yonne) il 5 dicembre 1898; professore di filosofia alla facoltà di lettere di Lilla (1936), insegna alla facoltà [...] interesse riguardano il teatro: L'essence du théâtre (1943); Le théâtre et l'existence (1952); L'oeuvre théâtrale (1958); AntoninArtaud et l'essence du théâtre (1974).
Bibl.: H. Gouhier, L'histoire et sa philosophie, Parigi 1952; id., La philosophie ...
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Surrealismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema surrealista
Il primo Manifeste du Surréalisme fu pubblicato a Parigi, presso le Éditions du Sagittaire, nell'ottobre 1924. Fra le molte [...] e dei quadri, in un momento in cui anche il cinema, con le opere di alcuni artisti dell'avanguardia, e poi di AntoninArtaud (autore dello scenario di La coquille et le clergyman, diretto nel 1928 da Germaine Dulac) e della coppia Salvador Dalí-Luis ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] rivoluzioni e realizzazioni forse di livello pari a quello delle ‘grandi riforme’ del primo Novecento (da Stanislavskij ad AntoninArtaud, è lunga e nota la fila dei maestri ‘riformatori’ o ‘rifondatori’ dell’arte scenica) che hanno dato origine ...
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La ricerca musicale
Giorgio Battistelli
Il problema
L’orizzonte della ricerca musicale appare oggi molto più indefinito che in passato. Non è nemmeno più ovvio distinguere tra una musica di ricerca [...] un lavoro di decostruzione e ricostruzione che non ha paragoni con modelli del passato. In Séraphin (1994), da AntoninArtaud, la forma operistica viene trasformata e, senza testo, il coro viene piegato a suoni onomatopeici che gli conferiscono ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] 'opposto della concezione brechtiana della 'distanziazione' e s'apparenta semmai a quel 'teatro della crudeltà' vagheggiato da AntoninArtaud" (ibid., p. 860).
Rito, teatro e società nella Grecia antica
Il nesso tra ritualità religiosa, teatralità e ...
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Il teatro frammentato
Antonio Audino
Il teatro nella società del rischio
Osservare il teatro di questo inizio secolo vuol dire rivolgere lo sguardo, innanzitutto, oltre i confini del palcoscenico, o [...] preponderanti e umani. E appare sempre più viva e illuminante la premonizione di quel visionario che fu, negli anni Trenta, AntoninArtaud (1896-1948), primo fra i teorici e gli osservatori della scena a capire che il teatro non aveva più senso come ...
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Scrivere per il teatro
Raimondo Guarino
Un luogo della letteratura
Nella seconda metà del Novecento, la relazione tra drammaturgia letteraria e teatro non ha smarrito il senso della narrazione e della [...] . La polemica insieme grottesca e disperata contro l’ordine delle cose (i numi tutelari evocati dalla Liddell sono AntoninArtaud e Pier Paolo Pasolini) ha prodotto i massimi effetti di plasticità scenica e intensità recitativa nella trilogia degli ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] 'cinema delle ombre' rispetto a un cinema di carne e sangue (o meglio, spesso, dei loro surrogati). Scriveva AntoninArtaud, consapevole di affrontare aspetti attinenti all'ontologia stessa del cinema: "C'è nel cinema tutta una parte di imprevisto e ...
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