Raccolta di epigrammi greci dell’età classica e soprattutto ellenistica e bizantina, compilata nel 14° sec. dal monaco bizantino Massimo Planude (detta perciò anche A. Planudea) e stampata per la prima [...] di Heidelberg, contenente 3700 epigrammi, la massima parte in distici elegiaci, in 15 libri. L’AntologiaPalatina discende dalla raccolta fatta alla fine del 9° sec. d.C. da Costantino Cefala, che attinse soprattutto alla Corona di Meleagro di ...
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Nome di due epigrammisti greci dell'AntologiaPalatina, considerati per lungo tempo uno solo, ma diversi per età e stile; il più antico (sec. 1º a. C.) è presente nella Corona di Meleagro; il secondo (sec. [...] 1º d. C.), autore di 40 epigrammi satirici, è contemporaneo di Lucillio ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] , 1942; Dall'Odissea, 1946; Edipo re, 1947; Canti di Catullo, 1955; Fiore dell'AntologiaPalatina, 1958). Curò anche alcune traduzioni da Shakespeare, e compilò un'antologia della Lirica d'amore italiana, dalle origini ai nostri giorni (1957) e un ...
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Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] ben presto anche i greci furono noti e imitati direttamente, soprattutto dopo la divulgazione dell’AntologiaPalatina, iniziata con la stampa a Firenze dell’Antologia Planudea alla fine del 15° secolo. Fenomeni del tardo Rinascimento, come per es. l ...
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Umanista (Noto 1376 - Ferrara 1459); studiò a Bologna diritto civile; viaggiò a lungo in Oriente, da dove ritornò nel 1414, stabilendosi prima a Savona, poi a Roma, a Firenze e, infine, a Ferrara. Impaziente [...] ricerca e divulgazione dei testi classici, soprattutto greci, da Eschilo e Sofocle a Pindaro, Platone e Apollonio Rodio, all'AntologiaPalatina, a Plutarco, ecc. In tale ricerca egli recò soprattutto il suo fiuto d'uomo d'affari accanto a un ...
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Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] Eleusi, sobborgo di Alessandria, scrisse in questo periodo giovanile la maggior parte degli Epigrammi (ne restano 63, quasi tutti nell'AntologiaPalatina), che hanno per motivo fondamentale la povertà e l'amore. Dopo il 283 a. C. il poeta fu chiamato ...
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Poeta greco (Iuli, isola di Ceo, probabilmente 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa), tra i più grandi della lirica corale. L'origine ionica traspare dalla sua sensibilità e dalle stesse forme di poesia [...] patetica. La sua produzione fu copiosa in tutti i campi; fu considerato il primo grande cultore dell'epigramma; nell'AntologiaPalatina e in altre fonti è conservato un certo numero di epigrammi, alcuni dei quali però di dubbia autenticità. Delle ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] Verso della metrica classica, così detto dal nome del poeta alessandrino Faleco (di cui si hanno alcuni epigrammi nell’AntologiaPalatina). Usato nel Settecento da P. Rolli nelle sue imitazioni di Catullo, venne a inserirsi stabilmente nella metrica ...
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Poeta e prosatore inglese (Warwick 1775 - Firenze 1864). Il suo carattere, generoso ma stravagante, lo costrinse a varie peregrinazioni in patria e in Italia (Como, Pisa e Firenze), dove visse dal 1815 [...] Dry sticks, fagoted (epigrammi satirici, 1858), Heroic idylls (1863). L. mostra di essere influenzato dalla cultura classica (AntologiaPalatina, Luciano, ecc.), e classico vuole essere il suo stile, spesso troppo studiato e retorico. Gli epigrammi ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] I frammenti dell'opera Sulla poesia sono stati da alcuni interpretati come rivelatori di una posizione critica di F. contraria ai comuni principî dell'antica estetica. Migliori sono i suoi epigrammi (una trentina) conservati nell'AntologiaPalatina. ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
telestico
telèstico s. m. [comp. del gr. τέλος «fine» e στίχος «verso», sul modello di acrostico] (pl. -ci). – Tipo di componimento poetico classico in cui le lettere finali dei versi, lette successivamente in senso verticale dall’alto in...