cinghiamattanza
s. f. Lotta a suon di musica, durante la quale si tirano cinghiate.
• Si definiscono apartitici, ma non extraparlamentari. Non rinnegano in toto il fascismo, ma contestano chi li accosta [...] all’estremismo di destra. Rifiutano la xenofobia e l’antisemitismo, oltre che il multiculturalismo. Sono animalisti ed ecologisti, a favore delle coppie di fatto, ma non dell’adozione per le coppie gay. E se ai concerti nei centri sociali si pratica ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Nîmes 1865 - Parigi 1903). Esordì col dramma La fiancée de Corinthe (1888), scritto in collaborazione con E. Mikhaël; pubblicò poi Le miroir des légendes (1892), Figures contemporaines [...] (1894-95), La porte d'ivoire (1897), Les porteurs de torches (1897) e numerosi scritti sull'antisemitismo e l'affare Dreyfus, alla cui discussione prese una parte attiva (Contre l'antisémitisme, 1896; La vérité sur l'affaire Dreyfus, 1896, ecc.). ...
Leggi Tutto
Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] è tornata a essere terra di rifugio tra le due guerre, prima con un consistente esodo di ebrei polacchi spinti dal crescente antisemitismo, poi dopo l'avvento al potere di Hitler con l'esodo degli ebrei tedeschi. Sono gli anni in cui il leader del ...
Leggi Tutto
PABST, Georg Wilhelm (App. II, 11, p. 478)
Gian Luigi Rondi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz, in Boemia, il 27 agosto 1885, morto a Vienna il 29 maggio 1967. Il dopoguerra lo vede ancora [...] autore apprezzato di Der Prozess (Il processo), 1947, contro l'antisemitismo, di produzione austriaca, e più tardi (dopo alcuni film abbastanza discutibili tra i quali, in Italia, La voce del silenzio, 1952), di opere d'impegno come Der letzte Akt (L ...
Leggi Tutto
Lueger, Karl
Politico austriaco (Vienna 1844-ivi 1910). Fu capo del Partito cristiano-sociale, di orientamento antiliberale, razzista e antisemita, che uscì vittorioso dalle elezioni municipali di Vienna nel [...] 1895. Eletto borgomastro, ottenne la ratifica imperiale solo dopo quattro elezioni annullate e da allora (1897) fino alla morte mantenne questa carica. Ispirò l’antisemitismo di A. Hitler. ...
Leggi Tutto
Gentile, gli ebrei e le leggi razziali
Giovanni Rota
Gentile e i colleghi ebrei
La voce dedicata a Gentile nella seconda Appendice (1° vol., 1948) di quell’Enciclopedia Italiana alla quale il filosofo [...] direzioni non pare fondata: nulla permette di dire che l’animo di Gentile fosse tormentato per il fatto che l’antisemitismo andava dilagando nell’Italia fascista; e le sue prese di posizione pubbliche, lo si ribadisce, sono state troppo rare perché ...
Leggi Tutto
Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] della figlia Nella, letta al Beit W.i.z.o. Italia di Tel Aviv nel 1986 (dattiloscritto inedito).
52. Cf. Antisemitismo, «Il Popolo», 25 ottobre 1920, che replicava a La lotta elettorale, «Venezia», 23 ottobre 1920.
53. Roma, Archivio Centrale dello ...
Leggi Tutto
Drammaturgo statunitense (New York 1915 - Roxbury, Connecticut, 2005). Figura d'intellettuale impegnato, fu, insieme a T. Williams, tra gli autori più significativi del teatro americano. Laureatosi in [...] nel 1944 con The man who had all the luck e Situation normal. Dopo il romanzo Focus (1945; trad. it. 1957), sull'antisemitismo, s'impegnò in drammi di critica sociale: All my sons (1947), contro i profittatori di guerra; Death of a salesman (1949 ...
Leggi Tutto
SHOAH
Anna Foa
I nomi. - Negli anni tra il 1939 e il 1945, nel corso della guerra scatenata da A. Hitler per conquistare l'Europa, il nazismo sterminò tra i cinque e i sei milioni di ebrei, due terzi [...] per assumere, dopo un quindicennio circa di oblio e rimozione, un posto centrale, man mano che la storiografia dava all'antisemitismo nazista il ruolo motore della guerra e man mano che la memoria della S. cresceva e diventava l'evento limite del ...
Leggi Tutto
Pubblicista italiano (Torrella dei Lombardi, Avellino, 1881 - Milano 1945); ex sacerdote, autore di studî sull'emigrazione (1904), fondò (1913) la rivista La vita italiana all'estero. Interventista, denunciò [...] . Dopo la guerra aderì al fascismo e contribuì a elaborarne il programma economico. Fu precursore e sostenitore accanito dell'antisemitismo. Fu poi direttore del Mezzogiorno e del Roma; nel 1942 fu nominato ministro di stato. Aderì tra i primi ...
Leggi Tutto
antisemitismo
s. m. [dal ted. Antisemitismus (Ch. F. Rühs, 1816); cfr. antisemita, che è però voce posteriore]. – Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec....
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.