di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] che la fede mosaica rappresenta per gli Ebrei, l'antisionismo assume forme sempre nuove e virulente di rabbia antisemita, tanto più gravi in quanto hanno ottenuto riconoscimento politico in numerose risoluzioni di enti internazionali, incluso l'ONU ...
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Movimento politico che, come si legge nella sua carta costitutiva, redatta a Basilea il 29 agosto 1897, «ha per scopo di creare in Palestina una sede nazionale per il popolo ebraico garantita dal diritto pubblico». Anche se il termine fu usato per la prima volta nel 1890 dallo scrittore N. Birnbaum, ... ...
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Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi dell’antisemitismo in Europa orientale e alla crisi seguita al cosiddetto affare Dreyfus, il s. avanzò le ... ...
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Elena Loewenthal
Il risorgimento degli Ebrei
Il sionismo è un movimento di rinascita nazionale come ce ne sono stati molti altri nell’Europa moderna: dall’Italia alla Germania, alla Polonia. Ha una storia particolare semplicemente perché riguarda il popolo ebraico, un popolo dalla vicenda storica particolare, ... ...
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Vittorio Dan Segre
Terminologia
Il termine 'sionismo', coniato da Nathan Birnbaum, si ricollega con Sion, uno dei nomi biblici di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso e letterario esso indica l'attrazione - politica e ideale - esercitata dalla 'Terra Promessa' tanto sugli Ebrei quanto sui non ... ...
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(XXXI, p. 864)
Sabatino MOSCATI
L'attività politica del sionismo dopo il 1936 è costantemente legata agli avvenimenti di Palestina (v. in questa App.).
Il XX Congresso sionista (Zurigo, agosto 1937), riunitosi dopo i disordini arabi e la proposta Peel per la spartizione in due stati, autorizzò a maggioranza ... ...
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Elia S. Artom
. Definizione e caratteri generali. - Si designa con questo nome il movimento moderno tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica, per dare modo a quegli Ebrei che non si sono assimilati e che non vogliono o non possono assimilarsi alle popolazioni in mezzo a ... ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] ’ecumenismo della Cei un intervento ufficiale sui rapporti con i cittadini di fede ebraica e sui ricorrenti pregiudizi antisemiti; si tratta di un intervento solo apparentemente sollecitato dalle parole del rabbino Elio Toaff (1915-) che aveva notato ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] tribù di Giuda130 di Cesare Algranati, pubblicato nel 1895 con lo pseudonimo di Rocca D’Adria, narra con toni fortemente antisemiti la conversione del giovane ebreo Giorgio Vitali a opera di don Vincenzo, un prete impiegato alla Propaganda Fide: il ...
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Memorie dalla guerra civile
Giovanni Contini
Questo saggio si occupa di come è stato elaborato il ricordo da parte dei sopravvissuti alle stragi e da parte di repubblichini e partigiani. Da parte di [...] Anche della persecuzione antiebraica non si trova quasi nulla, spesso anzi si afferma di non essere mai stati antisemiti. Solo Pisanò, parlando della Shoah, osserva tranquillamente come di «soluzioni estreme [sia] piena la storia» (Germinario 1999, p ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] con la linea editoriale inaugurata all’indomani della promulgazione delle leggi razziali nel ’38, assunse toni apertamente antisemiti. In totale, subirono la deportazione quasi 250 persone, e quindi circa 1.000 riuscirono fortunatamente a trovare ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] la declaratio, preceduta, in compenso, dall'indubbia apertura - con questa F. si colloca decisamente più avanti degli umori antisemiti circolanti nel Regno e presenti pure nel "populo" della capitale - manifestata il 12 giugno dalla pubblicazione dei ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] cercano di spingere il popolo contro gli Ebrei. Numerosi e spesso sanguinosissimi sono in questo periodo i pogrom antisemiti. Le formazioni di estrema destra vedono negli Ebrei i principali fomentatori della rivoluzione; "levati, sorgi, o popolo ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] mostrandosi generoso, mite e indulgente; ma severe punizioni inflisse a tutti i campioni nazionalisti, anche se mascherati da antisemiti, suo figlio Commodo. Alla morte di Pertinace (193), Pescennio Nigro, che era allora generale in Siria, ma aveva ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] progetto di costituzione, molto simile a quella belga; l'articolo che regolava le questioni religiose provocò grandi disordini antisemiti. Il principe Carlo si recò intanto a Costantinopoli, ove fu ricevuto dal sultano con solennità eccezionale (12 ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] , basti dire che il nesso fra gli orientamenti della politica religiosa del patriarca Antonio Contarini e la svolta antisemita della società veneziana e, per conseguenza, della Repubblica è ampiamente documentato.
La rete di relazioni sottesa a ...
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antisemita
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e semita, sul modello del ted. Antisemit (W. Marr, 1879)] (pl. m. -i). – Contrario, avverso agli Ebrei e alle loro istituzioni.
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.