Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] del 1944, vittima di una retata antisemita nella Budapest occupata dai nazisti, fu deportato ad Auschwitz e poi spostato in altri campi di concentramento, rientrando dopo la liberazione in Ungheria. Tra il 1948 e il 1951 collaborò con la rivista ...
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Uomo politico ungherese (Košice 1897 - Budapest 1946), ufficiale fino al 1935, fondò in quell'anno un movimento radicale di destra, più tardi denominato delle croci frecciate. Il suo programma, non molto [...] dissimile da quello di C. Codreanu, univa forme di nazionalismo antisemita a un rivoluzionarismo populista che lo pose in contrasto con il reggente Horthy. Dall'ottobre 1944 all'aprile successivo fu a capo del governo ungherese che continuò la guerra ...
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Uomo politico austriaco (Bad Goisern, Alta Austria, 1950 - Köttmannsdorf, Carinzia, 2008). Governatore della Carinzia (1989-91, rieletto nel 1999), è stato presidente del Partei Österreichs (FPÖ) dal 1986 [...] Volkspartei (febbr. 2000). Le caratteristiche ideologiche del movimento di H., xenofobo con una componente razzista e antisemita, fecero sì che la costituzione del nuovo governo suscitasse ondate di proteste nel paese e preoccupate reazioni in ...
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Uomo politico e letterato romeno (Iaşi 1857 - Sibiu 1947). Professore di economia politica all'università di Iaşi, fondò nel 1910 con N. Iorga il partito nazionalista democratico. Staccatosi poi dal grande [...] storico, capeggiò, insieme al poeta O. Goga, il partito nazionale-cristiano, a carattere nazionalistico, autoritario e antisemita. In campo letterario è noto per il trattato di estetica Naţionalitatea în artă ("La nazionalità nell'arte", 1905) e ...
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Pantaleoni, Maffeo. - Economista e politico (Frascati 1857-Milano 1924). Prof. di economia politica (dal 1901) nell’univ. di Roma. Deputato radicale nel 1901, approdato in seguito al nazionalismo, fu interventista [...] , promosse, nel 1921, la pubblicazione dei Protocolli dei savi anziani di Sion, nota falsificazione della propaganda antisemita. Senatore nel 1923, presiedette il Comitato per le economie e quello per la ricostruzione finanziaria della Repubblica ...
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Uomo politico (Cracovia 1906 - Varsavia 1989). Entrato nel Partito comunista (1929), fuggì in URSS per sottrarsi all'arresto; sopravvissuto alle epurazioni, partecipò alla guerra come volontario nell'Armata [...] il Ministero dell'agricoltura (1957-59) e fu nominato presidente del Consiglio di stato (1964). Nel 1968 si dimise e abbandonò la vita politica per protestare contro la campagna antisemita lanciata in Polonia dallo stesso W. Gomułka e da M. Moczar. ...
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Saggista e pensatore russo (Vetluga, Kostroma, 1856 - Zagorsk 1919). Difensore dell'autocrazia e acceso nazionalista, sostenitore del decadentismo e del simbolismo, diede con Legenda o Velikom Inkvisitore [...] e viscerale con la religione e attraversata da idee ossessive, espresse a volte con ingenua volgarità, come nel libello antisemita Evropa i Evrei ("L'Europa e gli Ebrei", 1914), a volte con sincero trasporto, come nel trattato Ljudi lunnago ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] sua legislazione, ha dato esempi luminosi.
Quando, dopo la morte di Rocco, l’Italia fascista si darà una legislazione razziale antisemita e vincolerà il grado di capacità giuridica all’appartenenza alla razza (art. 1 del codice civile: il libro I è ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] è interpretato come la punizione per la sua persecuzione contro gli Ebrei. Più tardi, considerando l'analoga fine del prefetto antisemita d'Egitto A. Avillio Flacco, F. fu spinto a inserire quello scritto in una più ampia costruzione storica, di cui ...
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Stilista inglese (n. Gibilterra 1960). Cresciuto a Londra, dopo gli studi al Central Saint Martins College of Art and Design, nel 1985 ha portato sulle passerelle inglesi la sua prima collezione, imponendosi [...] un brusco arresto; filmato in un locale parigino mentre attaccava verbalmente una coppia di avventori (con insulti a carattere antisemita), è stato allontanato dalla maison Dior e ha perso la direzione creativa del marchio John Galliano (proprietà di ...
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antisemita
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e semita, sul modello del ted. Antisemit (W. Marr, 1879)] (pl. m. -i). – Contrario, avverso agli Ebrei e alle loro istituzioni.
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.