ORANO, Paolo
Giorgio Fabre
ORANO, Paolo. – Nacque a Roma il 15 giugno 1875 da Giuseppe Orano Suella (1841-1908) e da Maria Fiorito Berti (1845-1919), secondo di sei fratelli.
Il padre, di origine sarda, [...] , per scivolare poi verso l’idea se non di un ‘complotto’, di un costante pericolo ebraico per l’Occidente. Pezzi esplicitamente antisemiti comparvero su La Lupa, su L’Idea nazionale (7 agosto 1913), poi sul Popolo d’Italia nel periodo in cui fu ...
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Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] 1932; Gruss und Kuss ‒ Veronika, 1933) e per lo stesso Hollaender (Ich und die Kaiserin, 1933). A causa della politica antisemita del governo nazista, nell'autunno del 1933 emigrò in Francia, dove l'anno seguente firmò insieme al francese Jean Lenoir ...
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Preminger, Otto (propr. Otto Ludwig)
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 5 dicembre 1906 e morto a New York il 23 aprile 1986. Tra [...] anche un film, Die grosse Liebe, una tipica commedia sentimentale di scuola viennese.Ma il corso autoritario e antisemita avviato dalla politica austriaca dopo la fallita insurrezione operaia di Vienna (febbraio 1934) spinse P. a intraprendere una ...
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CELERI (Cellerius, Celerius, de Celeris, de Celleri, Celerio), Bernardino
Marco Palma
Nacque a Lovere (Bergamo), presumibilmente intorno alla metà del sec. XV. Esercitò la professione di tipografo nel [...] del Martirio del novello Sebastiano di Giorgio Sommariva, un opuscoletto di sole sei carte che doveva fungere da introduzione al libello antisemita dello stesso autore, il Martirio del b. Simone da Trento, uscito il 14 luglio.
Nemmeno a Treviso il C ...
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UNGHERIA.
Silvia Lilli
Ilenia Rossini
Chiara Puri Purini
Giulio Sangiorgio
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Storia. Architettura. Cinema. Bibliografia
Demografia e geografia [...] Magyarországért Mozgalom, 16,7%, 47 seggi). Nato tra il 2002 e il 2003, Jobbik aveva una forte connotazione antisemita e razzista e negli anni precedenti si era contraddistinto per gli attacchi condotti dalle sue formazioni paramilitari contro la ...
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PICCIONI, Oreste
Adele La Rana
PICCIONI, Oreste. – Nacque a Siena il 24 ottobre 1915, da Ubaldo Piccioni e Calliope Burali, secondo figlio dopo la sorella Anna (n. 1914).
Il padre perse la vita combattendo [...] razziali, promulgate dal governo fascista nell’ottobre del 1938, e dell’imminenza della seconda guerra mondiale. La campagna antisemita unita alla scarsità di mezzi della ricerca italiana spinse molti suoi colleghi a emigrare; tra questi anche Fermi ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] fra l’autunno 1938 e il 1939, una politica che mirava a far accettare dalla Chiesa, sia pur parzialmente, la politica antisemita del regime e rappresentò una forza di mediazione fra razzismo e antigiudaismo, tra Chiesa e cultura della razza. L’unico ...
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Berri, Claude
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Claude Berel Langmann, regista, produttore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 1° luglio 1934 in una famiglia ebrea, da padre polacco e [...] (1967; Il vecchio e il bambino), in cui la vicenda di un bambino ebreo ospitato da un vecchio contadino antisemita che ignora la sua vera identità adombra le drammatiche esperienze di B. nel periodo bellico. Nonostante l'entusiastica accoglienza ...
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LESSING, Gotthold Ephraim
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Kamenz in Sassonia il 22 gennaio 1729, morto a Brunswick il 15 febbraio 1781: critico, poeta, moralista, riformatore religioso: massimo [...] furore antifemminile non riesce più nemmeno a distinguere un uomo da una donna Die Juden (1749), canzonatura di un barone antisemita, a cui è salvata la vita precisamente da un ebreo; Der Freigeist (1749), contrapposizione di un virtuoso empio e di ...
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POPULISMO
Gianfranco Pasquino
Da un punto di vista storico, p. è il nome con cui è stato designato in Occidente il movimento politico-culturale russo (narodnicestvo, i cui seguaci si dicono narodniki, [...] contrapposizione classica per i populisti, invece, è quella fra popolo e non-popolo. Di qui, varianti populiste di tipo antisemita e xenofobo, nazionalista e razzista. Inoltre, il p. si traduce spesso in movimenti nei quali un legame forte, affettivo ...
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antisemita
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e semita, sul modello del ted. Antisemit (W. Marr, 1879)] (pl. m. -i). – Contrario, avverso agli Ebrei e alle loro istituzioni.
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.