GOSLING, Ryan (propr. Ryan Thomas)
Daniela Angelucci
Attore cinematografico canadese, nato a London (Ontario) il 12 novembre 1980. Dopo un precoce esordio televisivo, nel corso degli anni Duemila si [...] modo convincente il ruolo controverso del protagonista, un ragazzo cresciuto in una famiglia ebrea, ma divenuto convinto antisemita. Da questo primo successo le opportunità di interpretazione si sono moltiplicate: nella prima metà del decennio ha ...
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Uomo di stato romeno, nato a Bucarest il 20 dicembre 1879, assassinato a Sinaia il 29 dicembre 1933. Studiò a Bucarest e a Parigi, e si addottorò in giurisprudenza; fu avvocato, giudice, poi, nel 1907, [...] il gabinetto da lui presieduto, il 14 novembre 1933. Fu tuttavia vivacemente contrastato dall'organizzazione nazionalista e antisemita delle "Guardie di ferro" (il D., francofilo in politica estera, aveva fatto, nell'ottobre 1930, dichiarazioni di ...
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LUNGIN, Pavel Semenovic
Melania G. Mazzucco
Lungin, Pavel Semënovič (noto anche come Lounguine, Pavel)
Regista cinematografico e sceneggiatore russo, nato a Mosca il 12 luglio 1949. Tra i più interessanti [...] stesso la sceneggiatura, la storia dello strano incontro fra un sassofonista ebreo alcolizzato e un tassista violento e antisemita. Film di solido impianto narrativo, girato con stile sincopato in una inedita Mosca notturna, popolata da personaggi ...
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omicidio rituale
Il tema dell'o.r., come accusa di versare sangue umano per riti religiosi, compare nell'antichità come calunnia anticristiana, e quindi dal Medioevo fino al 20° sec. come calunnia antiebraica. [...] del sangue" contribuì, nel corso del 19° sec., alla creazione dello stereotipo calunnioso dell'o.r. come caratteristica dell'ebraismo; stereotipo che finì per diventare una componente organica dell'ideologia e della propaganda antisemita (➔ ). ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] 'effetto fotoelettrico, formulata nel 1905. Nonostante i ripetuti attacchi di una parte dei fisici tedeschi e una sempre più accesa campagna antisemita contro la sua persona e le sue idee, E. restò a Berlino fino al 1933. Con l'ascesa al potere di ...
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Eco, Umberto
Èco, Umberto. – Saggista, scrittore, filosofo e linguista (n. Alessandria 1932). Autore di importanti saggi (Opera aperta, 1962; La struttura assente, 1968; Trattato di semiotica generale, [...] di Praga (2010), che narra la storia del viaggiatore falsario che ha contribuito alla creazione del celebre libercolo antisemita I Protocolli dei savi di Sion. Per la saggistica: Riflessioni sulla bibliofilia (2001); Sulla letteratura (2002); Il ...
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ALGRANATI, Cesare (pseudon. Rocca d'Adria)
Fausto Fonzi
Nacque ad Ancona nel 1865. Ebreo, si convertì al cattolicesimo nel 1887, e fra il 1890 e il 1892 cominciò a collaborare a periodici cattolici, [...] ,che contrappose all'anticlericale L'Asino.Oltre ai molti articoli e alle brevi pubblicazioni popolari, alcune delle quali di carattere antisemita, l'A. scrisse un romanzo di apologia cattolica e di ambiente ebraico, Nella tribù di Giuda (Genova 1895 ...
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VISCO, Sabato
Tommaso Dell'Era
– Nacque a Copersito, una frazione del comune di Torchiara (Salerno), il 9 aprile 1888 da Vincenzo e da Merope del Mercato.
Terminato il liceo ginnasio Torquato Tasso [...] Nicola Pende espresse forti critiche in nome di un razzismo differente (sempre a base biologica e altrettanto razzista e antisemita) da quello biologista di Guido Landra e del suo gruppo, il cosiddetto razzismo romano-italico-spiritualistico. Il suo ...
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Pollack, Martin
Pollack, Martin. – Scrittore, traduttore e giornalista austriaco (n. Bad Hall 1944). Studia slavistica e storia dell’Oriente europeo, prima presso l’ateneo di Vienna e poi a Varsavia. [...] Marx e Frank Sinatra. Di origine ebreo-lettone, Halsmann fu accusato ingiustamente di parricidio e nella sua indagine storica, P. ricostruisce il clima antisemita che favorì il tentativo politico di farne una sorta di 'caso Dreyfus' austriaco. ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] più improprio di Israele, con i derivati israelitico e israelita. Oggi, sempre per evitare fraintendimenti in senso antisemita, in Italia si tende a sostituire il termine con ebraismo, mentre il mondo francofono e anglosassone traduce correttamente ...
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antisemita
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e semita, sul modello del ted. Antisemit (W. Marr, 1879)] (pl. m. -i). – Contrario, avverso agli Ebrei e alle loro istituzioni.
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.