Filosofo platonico (2a metà del 2º sec. d. C.). Tentò di riportare l'Accademia alle pure concezioni platoniche, combattendo la tendenza eclettica invalsa dal tempo di Antioco di Ascalona e specialmente [...] l'accoglimento di dottrine aristoteliche. Tuttavia il suo platonismo non è immune da elementi stoici ...
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Figlio (m. 116 a. C.) di Tolomeo V Epifane e di Cleopatra Sira, detto anche Fiscóne (Φύσκων "pancione") per la sua obesità. Durante l'invasione di Antioco IV e la prigionia del fratello Filometore, fu [...] eletto (169) re degli Alessandrini; poi si accordò col fratello lasciandogli l'Egitto e tenendo la Cirenaica. Ma continuò a insidiare il fratello e, per assicurarsi l'aiuto romano (155), fece un testamento ...
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Nome assunto da Diodato, generale e usurpatore del trono di Siria (sec. 2º a. C.); ufficiale di Alessandro I Bala, dopo la sua morte ne fece elevare al trono il figlio di due anni, Antioco VI Epifane (145), [...] , alleatosi con i Maccabei, si impossessò di vasti territorî. Guastatosi poi con i Maccabei e ucciso Antioco (142), si proclamò sovrano, battendo moneta in nome proprio. Assediato in Apamea da Antioco VII Sidete e abbandonato dalle truppe, si uccise. ...
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Schiavo di origine siriaca, capo della rivolta degli schiavi in Sicilia negli anni 136-132 a. C.: occupò Enna, si proclamò re e assunse il nome di Antioco; dopo lunghe lotte fu vinto e catturato dal console [...] Publio Rupilio; morì in prigione ...
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Giurista romano (m. 174 a. C.). Pretore urbano (203 a. C.), console (201), combatté contro i Galli Boi; censore (199); fu inviato (193) ambasciatore presso il re Antioco III di Siria. Pomponio lo ricorda [...] fra i più antichi giuristi della repubblica ...
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Sommo sacerdote (m. 104 a. C.), etnarca dei Giudei (dal 135 al 104 a. C.). Dovette dapprima riconoscere la dominazione dei Seleucidi, ma, dopo la morte di Antioco VII Sidete (129), se ne liberò, proseguendo [...] una fortunata politica di espansione territoriale. Favorì i Sadducei e si tenne invece lontano dai Farisei, alienandosene le simpatie ...
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Figlio (m. 159 a. C.) di Attalo I, salì al trono nel 197 a. C. Fu costantemente alleato dei Romani e nella guerra contro Nabide (195) e in quella contro Antioco di Siria (191-189), sia pure con gravi sacrifici [...] del proprio regno (Seleuco, figlio di Antioco, sottopose a un duro assedio nel 190 la città di Pergamo), ma nella pace del 188 ebbe notevoli compensi territoriali. Nel 186-185 E. combatté contro Prusia di Bitinia, indi contro i Galati. Nel 183-179 ...
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Capo arabo della Siria, che ebbe parte nella fine della dinastia seleucidica (sec. 1º a. C.). A lui infatti si deve il tradimento e forse l'uccisione di re Antioco XIII (63 a. C.), allorché Pompeo giunse [...] in Siria per la sua definitiva annessione come provincia romana ...
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Nome di alcuni magistrati dell'antica Roma: 1. Tribuno della plebe nel 201 a. C., quindi edile, pretore e infine console nel 191, ottenne di condurre la guerra contro Antioco III di Siria, e lo vinse facilmente [...] alle Termopoli: inseguendolo conquistò Scarfea. L'anno seguente celebrò il trionfo. Pose anche (190) la candidatura alla censura; ma due tribuni lo accusarono di peculato, e contro di lui testimoniò M. ...
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Nome di due principi della Cappadocia. Il primo visse nella prima metà del sec. 4º a. C.; il secondo regnò all'incirca dal 280 al 230 a. C. Ottenne da Antioco II di Siria l'indipendenza del suo regno (256 [...] a. C.) e regnò poi, unitamente al figlio Ariarate III, fino al 230. Favorì l'ellenizzazione del paese ed è da considerare il fondatore del libero stato di Cappadocia ...
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maccabeo1
maccabèo1 (propriam. Maccabèo) s. m. – Soprannome (gr. Μακκαβαῖος, lat. Machabaeus) di Giuda, protagonista della rivolta giudaica contro Antioco IV Epifane (2° sec. a. C.), esteso poi dagli scrittori ecclesiastici ai membri della...
perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro vertute so’ cardenal’ vocate, O’ nostra...