Figlio di Antioco IV e di Laodice, succedette (164 a. C.) novenne al padre. Quando l'uccisione del legato romano Gneo Ottavio alienò da lui e dal suo tutore Lisia l'animo dei Romani, Demetrio I Sotere, [...] venuto da Roma a rivendicare i suoi diritti, lo fece arrestare e uccidere con Lisia (162) ...
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Vedi ANTIOCOV Eupatore di Siria dell'anno: 1958 - 1994
ANTIOCOV Eupatore di Siria (v. vol. I, p. 433)
R. Fleischer
Nato probabilmente nel 174 a.C., fra il 165-164 fu coreggente del padre e re nel 164-162. [...] regnò da solo (v. vol. I, fig. 589), appare non soltanto molto più grande di un ragazzo di 9 o 10 anni, ma la sua fisionomia, e spesso anche l'acconciatura dei capelli, sono rese simili a quelle di Antioco IV. È significativo che solo in epoca molto ...
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Vedi ANTIOCOV Eupatore di Siria dell'anno: 1958 - 1994
ANTIOCOV Eupatore di Siria (᾿Αντίοχος ὁ Εὐπάτωρ)
L. Laurenzi
Figlio (172 - 162 a. C.) di A. IV, succedette novenne (163) al padre. Le monete di [...] questo re non consentono alcuno studio iconografico poiché ripetono immagini monetarie precedenti.
Bibl: F. Imhoof-Blumer, Porträtköpfe auf ant. Münzen hellen. u. hellenisierter Völker, Lipsia 1889, tav. ...
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Figlio di Antioco III, dopo la sconfitta di Magnesia (190 a. C.) fu dal padre inviato ostaggio a Roma e vi rimase circa 14 anni, anche quando sul trono salì il fratello Seleuco IV; ebbe agio di stringere [...] contrarre la tisi, a cui doveva soccombere. Già prima di partire d'Antiochia, egli aveva costituito un consiglio di reggenza, con a capo Lisia, per il figlio (AntiocoV Eupatore), che aveva associato al trono dal tempo della guerra di Egitto. Al ...
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(gr. Mακκαβαῖοι) Dinastia ebraica che guidò la rivolta contro il tentativo dei re di Siria di ellenizzare a forza gli Ebrei.
Quando Antioco IV Epifane impose sacrifici pagani ai Giudei (168 a.C.), mentre [...] (166-65), e la liberazione di Gerusalemme, esclusa la cittadella: in seguito, sebbene sconfitto da Lisia, tutore di AntiocoV Eupatore (163), seppe imporsi con la grande vittoria di Adasa (161) su Nicanore, generale di Demetrio I, pare chiedendo ...
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Figlio (m. 150 a. C.) di Seleuco IV. Mandato come ostaggio a Roma nel 175, vi restò mentre, morto il padre, si succedevano sul trono di Siria Antioco IV Epifane e AntiocoV Eupatore. Quando fu ucciso il [...] legato romano Gneo Ottavio, riuscì fortunosamente a tornare in Siria; s'impadronì del regno uccidendo AntiocoV e il ministro Lisia (162), e soffocando le rivolte di Timarco in Babilonia e di Giuda Maccabeo. Un nuovo pretendente, Alessandro I Bala, ...
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Nome del dio, che i Greci adorarono come un'ipostasi del sole, accanto all'altra divinità solare, Elio ("Ηλιος), che presto passò di gran lunga in seconda linea nel culto, a causa appunto della troppa [...] la residenza estiva dei re di Siria. Lo troviamo rappresentato, pare, in monete antiochene e specialmente in un tetradramma di AntiocoV Epifane, e non dissimile era l'Apollo Azio rappresentato nelle monete di Augusto. La statua è spesso ricordata da ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] Romani, salì al trono e assunse il nome dinastico di Ariarate V (163 a. C.). La madre di lui si ritirò allora ad Antiochia, dove poco dopo fu messa a morte da Lisia, tutore di AntiocoV.
Quando Ariarate V salì al potere, il suo regno da parte di Roma ...
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. Figlio di Ariarate IV e di Antiochide di Siria, portò prima del suo avvento al trono il nome di Mitridate. Secondo la tradizione di Diodoro, Antiochide, rimasta per qualche tempo sterile, a insaputa [...] IV, e poi fu messa a morte con una figlia da Lisia, tutore di AntiocoV. Ariarate richiese le ossa della madre e della sorella e diede loro onorata sepoltura. Egli portò i titoli di Εύσεβής (pio) e Filopatore.
Al principio del suo regno Artaxia ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro vertute so’ cardenal’ vocate, O’ nostra...