Figlio (325-261 a. C.) di Seleuco I e di Apama, sposò la matrigna Stratonice e forse anche una sorella Laodice. Coreggente dal 294, governò dapprima le satrapie oltre l'Eufrate, poi dalla morte del padre [...] Minore, fece pace in Europa con Antigono Gonata. Sconfisse (277) i Galati, passati in Asia Minore, onde ebbe l'epiteto di che gli si era ribellato; poi nominò coreggente il secondogenito Antioco. Guerreggiò in seguito (263-2) contro Eumene di Pergamo ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] dal 276 a. C. fu a Pella poeta ufficiale della corte di Macedonia, tranne una lunga dimora in Antiochia di Siria presso AntiocoISotere, dove pubblicò un'edizione dell'Odissea, dopo quella di Zenodoto. Della sua opera poetica (inni, epicedî, elegie ...
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Nome di varî personaggi dell'antichità, tra cui: 1. Uomo politico ateniese (sec. 4º a. C.), collaboratore di Demostene; accusò Eschine per motivi politici ma, accusato a sua volta da questo per indegnità [...] nipote dell'omonimo tiranno di Mileto, favorito di Antioco IV Epifane. Fu ambasciatore a Roma e satrapo di Babilonia e poi di Media. Alla morte di Antioco si fece riconoscere re dai Romani contro Demetrio ISotere; ma presto fu ucciso (circa 160 a. C ...
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Di umile origine o, secondo alcuni, figlio di Antioco IV di Siria; erettosi nel 162 a. C. a pretendente al trono di Siria, riuscì a vincere Demetrio ISotere (150) e a impadronirsi del regno. Lottò poi [...] con Demetrio II sorto a vendicare il padre e, sconfitto presso Antiochia, fuggì in Arabia dove fu ucciso (145). ...
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Figlio di Antioco IV e di Laodice, succedette (164 a. C.) novenne al padre. Quando l'uccisione del legato romano Gneo Ottavio alienò da lui e dal suo tutore Lisia l'animo dei Romani, Demetrio ISotere, [...] venuto da Roma a rivendicare i suoi diritti, lo fece arrestare e uccidere con Lisia (162). ...
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Figlio (m. 279 a. C.) di Tolomeo ISotere e di Euridice. Diseredato, riparò (290) alla corte di Lisimaco di Tracia, dove cospirò contro il figlio di lui, Agatocle, ed entrò in urto con la sorellastra Arsinoe, [...] (282) fu fatto prigioniero da Seleuco, che poi uccise, mentre questi stava per entrare in Lisimachia. Proclamato re di Macedonia, fece pace con AntiocoI di Siria e con Pirro, e finse di accordarsi con Arsinoe; invece, entrato in Cassandria, uccise ...
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Figlio (164-129 a. C.) di Demetrio ISotere e di Laodice, detto Eusebe dai Giudei ed Evergete sulle monete. Quando il fratello maggiore Demetrio II cadde prigioniero dei Parti (139), A. occupò il trono, [...] sconfiggendo l'usurpatore Diodoto Trifone, e sottomise le province ribelli fra cui specialmente la Giudea. Poi tentò di liberare dai Parti Demetrio, di cui sposò la moglie Cleopatra Thea; dopo qualche ...
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Figlio (m. 150 a. C.) di Seleuco IV. Mandato come ostaggio a Roma nel 175, vi restò mentre, morto il padre, si succedevano sul trono di Siria Antioco IV Epifane e Antioco V Eupatore. Quando fu ucciso il [...] a tornare in Siria; s'impadronì del regno uccidendo Antioco V e il ministro Lisia (162), e soffocando le rivolte di Timarco in Babilonia e di Giuda Maccabeo. Un nuovo pretendente, Alessandro I Bala, trovò l'appoggio dei Romani, e D. morì ...
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