Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] di Arabia, che, secondo le antiche tradizioni sanzionate dal concilio, fece d'allora in poi parte del patriarcato di Antiochia ed è rimasta tale fino ad ora. Da quell'epoca il cristianesimo fece grandissimi progressi nella provincia romana, riuscì a ...
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PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] 15 giorni (Gal., I, 18). Ritornato a Tarso, lo distoglie dall'isolamento Barnaba, che lo riconduce ad agire nella comunità di Antiochia di Siria; ivi è decisa la prima spedizione evangelica, che si svolge dal 45 al 49. Barnaba e Paolo percorrono da ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] origini dell'ornato trasennale che in esse si scorgeva. Le più interessanti questioni sono state sollevate a proposito del calice di Antiochia attribuibile all'arte siriaca, in un'epoca non più antica del III secolo, né più recente del V. Anche altri ...
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Figlio di Costantino il Grande e dell'imperatrice Fausta, cesare dal 323 o 324 al 337, augusto dal 337 al 361. Nacque probabilmente a Sirmio in Pannonia, il 7 agosto 317 o 318. Fu eletto cesare dal padre [...] ostilità fino al 359. Mentre C. dalla sua residenza di Antiochia moveva verso l'Europa, la situazione si era ancor più Persiani; C. allora da Costantinopoli si recò ad Antiochia, mandando contemporaneamente Decenzio presso Giuliano a Lutezia (Parigi) ...
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Enigmatica figura di mago e filosofo neo-pitagorico, espressione tipica del sincretismo religioso dell'età imperiale, della quale tutto è discusso, a cominciare dall'esistenza. Lo conosciamo infatti attraverso [...] i suoi viaggi, che hanno un doppio scopo: progredire nella sapienza e purificare, ovunque, il culto degli dei. Incomincia da Antiochia; poi visita Babilonia (a Ninive, egli ha incontrato Damide) e l'India, dove, presso quei savî (bramini o buddisti ...
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Nacque nel 325 (a. C.) da Seleuco I e dalla sogdiana Apama. Ancora assai giovane contribuì molto, benché la sua cavalleria fosse battuta da quella di Demetrio Poliorcete, alla vittoria di Ipso (301 a. [...] 533; Plut., Demetr., 29, 38; Appian., Syr., 59 segg.; Strab., XI, p. 516; Paus., I, 7, 1 segg; Trog., Prol., 26; Ioh. Antioch., fr. 5 in Müller, Fragm. Hist. Graec., IV, p. 558; Theocr., XVII.
Bibl.: Droysen, hist. de l'Hellén, (trad. franc.), II, pp ...
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Nicola Turchi
QUARESIMA (lat. quadragesima "quarantena", cfr. gr. τεσσαρακοστή; fr. carême; sp. quaresma; ted. Fasten; ingl. Lent). - È per i cattolici un periodo di penitenza e di digiuno in preparazione [...] in origine si digiunava la sola settimana santa, poi in Roma si aggiunsero ancora due settimane e infine altre tre. In Antiochia (e a Costantinopoli) si ebbero invece sette settimane di digiuno, che però si riducevano a sei, per essere eccettuate dal ...
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PERSIDE (Pārsa; in neopers. Fārs)
Francesco Gabrieli
È la parte sudoccidentale della Persia, culla del popolo e dell'impero persiano; confina a NO. con la Media (provincia di Isfahān), a N. e NE. col [...] orientali, ai Seleucidi, che tentarono di ellenizzarla (si ricorda un'Alessandria di Carmania, una Laodicea, una Stasis, una Antiochia). Ma la tradizione politica e culturale indigena riprese il sopravvento, e già nel secolo III troviamo) in Perside ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte (v. vol. VI, p. 939)
M. Cristofani
P. Zanker
W. Raeck
dalle ORIGINI fino all'età medio-repubblicana. - Appare problematica, fino al momento della [...] 410 dai Visigoti e nel 455 dai Vandali, il verificarsi di diverse catastrofi non darà inizio alla decadenza. Nel 540 Antiochia viene conquistata dai Sasanidi, nel 439 Cartagine cade sotto il dominio dei Vandali e nel 533 sotto quello dei Bizantini ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] 312 = AE 2003, 1685 (dopo 317); cfr. P. Porena, Le origini della prefettura del pretorio, cit., pp. 291-337. Ad Antiochia di Pisidia il governatore Valerius Diogenes pone una dedica latina a Costantino: AE 1999, 1616 (dopo 312); cfr. anche AE 1999 ...
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antiocheno
antiochèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Antiochenus]. – Di una delle città denominate Antiochia, abitante di Antiochia; spec. con riferimento ad Antiochia di Siria e alle sue vicende nella storia cristiana: il cristianesimo a.;...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...