TARSO (ass. Tarzi; Tarzu; Ταρσός; Tarsus)
P. D'Amelio
Antica città della Cilicia sul fiume Cidno. Come pretesi fondatori di T. figurano nella tradizione classica e locale cilicia Sennacherib, Sardanapalo, [...] i Seleucidi e mutò per qualche tempo il proprio nome in quello diAntiochia sul Cidno. Con la conquista romana (66 a. C.) , durante la quale la ceramica è sotto l'influsso della Siria del N, appaiono nel Bronzo tardo nuovi elementi culturali centro- ...
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LICURGO (Λυκοῦργος, Lycurgus)
L. Guerrini
1°. - Personaggio mitico connesso con le vicende del ciclo di Dioniso (v.).
In Omero (Il., vi, 129 ss.) L. è ricordato come significativo esempio del castigo [...] diAntiochia e di Piazza Armerina, monete bronzee di Alessandria dell'epoca di Antonino Pio, i pilastri di un portico di Apamea e lo straordinario bicchiere di vetro, di ancor discussa datazione, già di Per il corrispondente di L. in Siria e per i ...
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CRAC DES CHEVALIERS
J. Folda
(arabo Ḥiṣn al-Akrād, Qal'at alḤuṣn)
Castello situato nella Siria occidentale, a N della strada che da Homs conduce alle città costiere di Tortosa e di Tripoli, posto su [...] nel 1110 da Tancredi diAntiochia, che la pose sotto il controllo del conte di Tripoli. Nel 1142 Raimondo II di Tripoli cedette il castello, allora comandato da Guglielmo di Le Crat, agli Ospedalieri di s. Giovanni di Gerusalemme, che lo tennero ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] Siria, Atargatis, la dea sposa di Hadad. Essa differisce dall'Ishtar babilonese, sebbene talora si confonda con la fenicia Astarte (v.). È forse di (Fīkī, Antilibano) e da un' ara da Antiochia al Louvre. La figura della dea paredra si ricostruisce ...
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Vedi NISIBIS dell'anno: 1963 - 1996
NISIBIS (arabo Nasibin; greco Νίσιβις)
C. A. Pinelli
La città di N. sorgeva sul sito ora occupato dal moderno villaggio di Nusaybin, importante centro ferroviario [...] a. C., N. fece parte del regno di Seleuco Nicatore, il quale la ribattezzò con il nome diAntiochia Mygdonia. Col decadere dei Seleucidi nel Il sec importanza nella storia dell'architettura paleocristiana in Siria. Esso, costruito nel 351 dal vescovo ...
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ORONTE (᾿Ορόντης, Orontes)
A. Bisi
Dio dell'omonimo fiume della Siria (oggi Nahr el-῾Asi), detto dalle fonti antiche figlio di Oceano e di Teti.
Tzetzes (Lykophr., 697 ss.) narra che il fiume si innamorò [...] fondazione diAntiochia ad opera di Seleuco I), fanno testimonianza le numerose repliche. Anche le monete, soprattutto di città microasiatiche della Cilicia, Pamphylia, Galazia (Aspendos, Tarso, Mallo, Ancyra, Tyana) e della Siria (Laodicea, Damasco ...
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BEROIA (Βέροια, Βέρροια; λατ. Beroea)
E. Will*
Colonia macedone fondata da Seleuco Nicatore sul luogo dell'antica Aleppo che era stata il centro di un importante regno nel secondo millennio, ma che non [...] assai scarsi; la città, senza dubbio troppo vicina alla grande capitale della Siriadi quel tempo, Antiochia, rimase durante sei secoli una sentinella avanzata ed un centro di diffusione delle civiltà greca e romana nei paesi d'Oriente. B. possedeva ...
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GIOVIANO (Flavius Iovianus Augustus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano, Nacque a Singidunum, città posta sul Danubio nella Moesia Superior, nel 331 d. C., dal cornes domesticorum Varroniano, e seguì [...] oltre il Tigri, fra cui Nisibis. Si ritirò in Siria e passò per Antiochia, dirigendosi verso Costantinopoli; giunto a Dadastana in Galazia, morì attribuiti. La testa del Museo Torlonia, che porta il nome di G., è probabilmente un'opera del V sec. d. ...
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DUMBARTON OAKS
G. M. A. Richter
Il museo di Dumbarton Oaks, Washington, D. C., ebbe inizio come collezione privata dei coniugi Robert Woods Bliss e fu trasferito in proprietà all'Università di Harvard [...] si dice proveniente dalla Siria, uguale a quelli trovati nel Fayyūm; una brocca di bronzo con incrostazioni d'argento ), probabilmente tutte e due di derivazione alessandrina; e sette mosaici provenienti dagli scavi diAntiochia, databili dal II al ...
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ASHMOLEAN MUSEUM
U. D. Harden
Le collezioni archeologiche dell'Università di Oxford, riunite sin dal 1894 nell'attuale A. M. (costruito tra il 1841 e il 1894 su disegno del Cockerell, e ampliato poi [...] , al-Mina, Sueida e Tell Ac̣ana presso Antiochia, Tell Brak e Deve Hüyük in Siria. La collezione minoico-cretese, che fuori della Grecia non ha rivali, è in massima parte dovuta all'opera diSir Arthur Evans, e comprende una magnifica e veramente ...
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antiocheno
antiochèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Antiochenus]. – Di una delle città denominate Antiochia, abitante di Antiochia; spec. con riferimento ad Antiochia di Siria e alle sue vicende nella storia cristiana: il cristianesimo a.;...
maronita
agg. e s. m. [dal nome di s. Marone († c. 410), anacoreta sulla cui tomba, ad Apamea di Siria, era sorto un monastero, divenuto presto centro di vita religiosa] (pl. m. -i). – Appartenente a una comunità cattolica che ha sede nel...