CAPODIVACCA (Capivaccio, Capivacceus), Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nei primi decenni del XVI sec. da antica e nobile famiglia.
Il C., compiuti gli studi di medicina allo Studio di Padova, [...] aveva convinto dell'utilità dell'uso dei decotti di guaiaco o del mercurio per suffumigi nei casi più gravi, mentre l'antimonio rimaneva per lui un rimedio poco efficace.
La più estesa opera del C. è Methodus practicae medicinae omnium corporis umani ...
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DI CRISTINA, Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque il 12 sett. 1875, da Pietro e da Maria Antonia Pincitore, a Palermo, ove nel 1902 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò già da studente a studi [...] consistette nella messa a punto, insieme con G. Caronia, di un mezzo di terapia specifica contro la leishmaniosi basato sull'antimonio sotto forma di tartaro stibiato: questo rimedio era già stato proposto nel 1913 da A. Castellani, ma nel 1914 il ...
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DARDUIN
Rosa Barovier Mentasti
Famiglia di vetrai attivi a Murano dal sec. XVI.
Il capostipite Enrico di Arduino (Rigo de Arduin nelle carte muranesi: da qui il soprannome Rigo, attribuito per secoli [...] alcuni autori affermano.
Vengono suggeriti come opacizzanti, oltre alla tradizionale "calce di piombo e stagno", una miscela di minio-antimonio (c. 37v) ed anche fosfato di calcio, fornito da corna ed ossa calcinate (c. 13v), che si ritenevano una ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] di notizie di geografia storica intorno al Nilo. La seconda parte, invece, che affronta il tema dell'antimonio, è prevalentemente incentrata sull'analisi etimologica della parola "stibio" e sui modi di commerciare questo metallo nell'antichità ...
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LONGO, Antonino
Italo Farnetani
Nacque a Nicolosi, presso Catania, il 25 marzo 1874 da Luigi e da Concetta Bonanno, entrambi appartenenti a famiglie di ricchi proprietari terrieri locali. Completati [...] , in Biochimica e terapia sperimentale, III [1911-12], pp. 193-200), fu uno dei primi ad adottare per la sua terapia l'antimonio sotto forma di tartaro stibiato secondo lo schema messo a punto pochi anni prima da G. Di Cristina e G. Caronia (Sopra ...
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BENVENUTI, Giuseppe
Paolo Casini
Nacque nel 1723 a Fibbiano (Pescia), pronipote di un Daniello Benvenuti, "che ivì esercitò la medicina e chirugia", d'origine lucchese, e figlio di Bartolomeo, il quale [...] , sali, sostanze infiammabili, semimetalli, metalli, pietrificazioni, acque minerali (tra i semimetalli figurano: bismuto, cobalto, arsenico, antimonio, zinco, mercurio; tra i metalli: piombo, stagno, rame, ferro, argento, oro); anche qui - pur dopo ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] Volta; il mercurio segue l'oro e l'argento secondo l'A., starebbe invece tra i metalli più positivi secondo Volta; l'antimonio è più negativo del rame secondo l'A., meno negativo secondo Volta. I risultati dell'A. furono apprezzati da H. C. Oersted ...
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antimonio
antimònio s. m. [dal lat. mediev. antimonium, forse adattam., con conglutinazione dell’art., dell’arabo ithmid, che, come il lat. stibium, gr. στίβι, στίμμι «antimonio», è forse dall’egiz. ant. sdm, copto stim]. – Elemento chimico,...