Secondo la teoria delle catene laterali, aggruppamento chimico per mezzo del quale i recettori fissano gli antigeni e questi si fissano agli anticorpi. Un chemioterapico contiene, nella sua molecola oltre [...] a un gruppo a., un gruppo toxoforo con azione tossica ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] è vero, criteri indiretti, ma di tale enorme specificità da non lasciar dubbi sulla relazione tra il virus che costituisce l'antigene e gli anticorpi presenti nel sangue degli uomini a eccezione di quelli affetti da morbo di Burkitt e da mononucleosi ...
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Anticorpo
Patrizia Vernole
Gli anticorpi sono sostanze di natura proteica che si sviluppano nel corso di una risposta immunitaria e che svolgono un'azione antagonista verso gli antigeni (v. immunità). [...] della selezione clonale
La capacità del sistema immunitario di produrre anticorpi in risposta a un numero praticamente infinito di antigeni è difficile da spiegare. In un primo tempo è stata formulata la teoria 'istruttiva', la quale ipotizzava che l ...
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Antibiotico prodotto da alcuni batteri intestinali e attivo in modo assai specifico verso altri ceppi dello stesso tipo batterico. Le c. si comportano da antigeni e la loro attività antibatterica è distrutta [...] dagli enzimi proteolitici ...
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Molecola che si lega in modo specifico a un anticorpo o a un recettore di un linfocito ma che non può evocare una risposta immunitaria. Gli a. possono essere trasformati in antigeni se si uniscono a una [...] molecola adatta, chiamata vettore ...
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Sostanza a potere antagonista, detta anche antifermento, che compare nel sangue di un animale superiore nel quale si sia iniettato un enzima. Gli enzimi, infatti, per la loro natura proteica, una volta [...] entrati nel circolo sanguigno, si comportano come antigeni e danno luogo alla formazione dei corrispondenti anticorpi. Le proprietà catalitiche di un enzima sono indipendenti dalle proprietà antigeniche dello stesso. ...
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corecettori
Strutture molecolari, in genere di tipo proteico, mediante le quali (allo stesso modo dei recettori) le cellule comunicano fra loro per regolare lo sviluppo, per controllare l’accrescimento [...] e per coordinare le funzioni. Esse sono in grado di riconoscere molecole come gli ormoni, gli antigeni, i neurotrasmettitori, le immunoglobuline, le tossine batteriche, i virus, i farmaci e combinarsi con loro. Vi sono alcune caratteristiche comuni ...
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Glicoproteina strutturale, presente nella membrana cellulare degli eritrociti dei Vertebrati, composta da un’unica catena polipeptidica di 131 amminoacidi alla cui estremità N-terminale è legata una catena [...] . La regione glucidica della g., ricca di acido sialico, sporge all’esterno della membrana eritrocitaria e contiene, nell’uomo, sia gli antigeni specifici per i gruppi sanguigni (A, B o O) sia i siti cui si legano alcuni virus patogeni. ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] a due molecole recettoriali presenti sulla loro membrana, l'attivatore CD28 e il suo omologo con funzioni inibitorie, il Cytotoxic T Lymphocyte Antigen 4 (CTLA-4). Sia il CD28 sia il CTLA-4 interagiscono con i loro ligandi, le molecole B7-1 e B7-2 ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...