vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] mucose, dove avviene di solito il primo contatto con l’agente infettivo.
Lo studio delle modalità di interazione fra antigeni e cellule immunocompetenti ha portato a considerare il numero delle dosi e l’intervallo di tempo che deve intercorrere fra ...
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Modelli matematici in immunologia
Ulrich Behn
(Institut für Theoretische Physik, Universitat Leipzig Lipsia, Germania)
Franco Celada
(Cattedra di Immunologia, Università di Genova Genova, Italia)
Philip [...] Tw←[Ag e (non Ts)] o TH
Cellule B B←(Ag o B) e TH
Antigene Ag←Ag e (non Ab).
I valori dei cinque parametri sono binari, cioè l oppure I) riporta la risposta di un sistema vergine all'antigene. La prima colonna mostra il numero dei 32 stati possibili ...
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tipizzazione
Individuazione, con metodi di laboratorio, delle caratteristiche peculiari dei singoli tipi, ed eventuali sottotipi, di determinate entità biologiche omologhe (gruppi sanguigni, sistemi [...] di antigeni affini, lipoproteine normali e patologiche, microrganismi, ecc.) che rientrano in una classificazione convenzionale; ha importanza particolare come accertamento da eseguire, sul donatore e sull’ospite, prima di un trapianto. ...
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CD (sigla dell’ingl. Cluster of Differentiation)
Molecola di differenziamento situata sulla superficie dei linfociti, con la funzione di tradurre i segnali cellulari o riconoscere gli antigeni. Grazie [...] di identificazione. Un’applicazione pratica di uso comune nella diagnostica consente di studiare vari aspetti delle sottopopolazioni linfocitarie (antigeni di membrana) con CD noti. Per es., i linfociti T maturi possono essere distinti perché CD2 e ...
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neurolue
L’insieme delle manifestazioni neurologiche causate dalla sifilide, o lue, quando localizzata nell’SNC (pur esistendo casi con positività sierologica del liquor per gli antigeni di Treponema [...] pallidum, ma asintomatici). Dagli ultimi due decenni del 20° sec. la n. è aumentata (dopo la drastica diminuzione avvenuta nell’era penicillinica), a causa di malattie con immunodepressione, e spec. dell’AIDS. ...
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TCR (sigla dell’ingl. T Cell Receptor), recettore
) Recettore per l’antigene presente sulla superficie dei linfociti T. Mediante il TCR i linfociti T riconoscono gli antigeni proteici sotto forma di [...] durante lo sviluppo linfocitario, viene generato un numero enorme (nell’ordine di miliardi), di TCR. I recettori per l’antigene sono distribuiti secondo un criterio clonale, nel senso che ogni singolo linfocita T esprime un proprio TCR , diverso da ...
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sensibilizzazione
Stato di esaltata reattività per un qualsiasi allergene, sia con meccanismo spontaneo (inalazione di pollini o altre sostanze), sia con l’introduzione per via parenterale di antigeni, [...] operata per necessità terapeutiche ...
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HLA, antigene
Arcangelo Nocera
MHC, HLA e trapianti
L’identificazione nell’uomo e in altri mammiferi (primati, maiali, polli, ratti) delle molecole codificate dai geni del sistema maggiore di istocompatibilità [...] è legato da un lato alle reazioni immunologiche del ricevente nei confronti degli antigeni HLA di classe I (A, B, C) e di classe ricevente, attraverso il trapianto, di uno o più antigeni HLA non-self rappresenta lo stimolo primario per l’attivazione ...
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Genere di Enterobatteriacee: comprende forme a bastoncino corto, gram-negative, che fermentano glucosio e lattosio, diffuse particolarmente nell’intestino degli animali. Specie tipica è E. coli, agente [...] : sono state così messe a punto classificazioni sierologiche di E. coli, basate sulla distribuzione e sulla termoresistenza degli antigeni O, H, K, F. Oltre a varianti saprofitiche, quindi non patogene, utilizzate nel campo della ricerca genetica ...
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Difese contro le infezioni virali
Pietro Pala
(Department of Respiratory, Medicine National Heart and Lung Institute at St Mary 's, Imperial College School of Medicine, Londra, Gran Bretagna)
Tracy [...] singola molecola IgM (o ad almeno due molecole IgG), che è andata incontro a un cambio conformazionale dopo il legame con l'antigene. Questa a sua volta attiva Clq, che attiva Clr, che attiva CIs (v. fig. 4c), iniziando la via classica di attivazione ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...