Immunologo svizzero (n. Riehen, Basilea, 1944). Ha svolto gran parte del suo fondamentale lavoro sulla risposta immunitaria insieme a P. C. Doherty presso la John Curtin school of medical research di Canberra; [...] sono legati agli studi su alcune modalità della risposta immunitaria, in particolare per quanto concerne la reazione linfocitaria T nei confronti degli antigeni estranei a un organismo. In pratica, un linfocita T può riconoscere una sostanza estranea ...
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anticorpo
Guido Poli
Glicoproteina presente sulla superficie dei linfociti B e secreta in risposta a un’infezione in quanto dotata di alta capacità di riconoscimento specifico di componenti microbiche. [...] interagiscono specificamente con un determinato Ab sono denominate epitopi. L’interazione tra un Ab e l’epitopo di un antigene riconosciuto è paragonabile a quella di una chiave che apre una specifica serratura: tutte le chiavi sembrano simili, ma ...
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fluorocromo
Mauro Cappelli
Sostanza in grado di far diventare fluorescente un’altra sostanza con la quale è posta a contatto. I fluorocromi, associati o meno ad altre molecole, possono essere impiegati [...] a fluorescenza. Raramente si utilizza la procedura inversa, ossia la ricerca di anticorpi tessutali mediante antigeni resi fluorescenti. Tale tecnica è detta immunofluorescenza. L’impiego di fluorocromi nella microscopia confocale consente ...
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Circuiti molecolari di regolazione del reclutamento leucocitario
Alberto Mantovani
(Sezione di Patologia Generale e Immunologia, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, Università di Brescia [...] e le citochine, quali TNF e IL-l stessa. IL-IRA è stato identificato in termini molecolari grazie al fatto che complessi antigene-anticorpo sono in grado di indume la produzione. Non è ancora chiaro se IL-l e IL-IRA condividano stimoli e cellule ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] recettore ed è l'incontro con 'l'altro da sé' (l'antigene) che seleziona in modo darwiniano la cellula più adatta, in grado di recettore dei linfociti T (TCR) vede il mondo esterno (l'antigene) non in quanto tale ma solo se presentato nel contesto ...
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siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] per la diagnosi di dermotifo e per individuare i focolai endemici di febbre gialla: inoculando ad animali da esperimento gli antigeni specifici unitamente al s. del soggetto in esame, se questi è malato di dermotifo o è stato affetto da febbre ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] il CD40 non è espresso solo dai linfociti B, ma anche da altri tipi cellulari tra i quali le cellule presentanti l'antigene (APC). In conseguenza di un'alterazione del CD40L, i linfociti B non possono evolvere verso gli stadi tardivi di maturazione e ...
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immunità specifica
Alberto Mantovani
Uno dei due tipi di immunità del sistema immunitario; l’altro tipo è rappresentato dall’immunità innata. L’immunità specifica vede come cellule centrali i linfociti [...] , cioè la sostanza estranea, seleziona in modo darwiniano le cellule con un recettore adatto che riconosce l’antigene stesso. Parole chiave dell’immunità specifica sono dunque la specificità, il riarrangiamento, la selezione e la memoria. La capacità ...
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Biologia
In biologia molecolare, struttura metilata localizzata all’estremità 5' della molecola di RNAm (➔ nucleici, acidi). Consiste di un nucleotide terminale, il 7-metilguanilato (mG), che si lega precocemente, [...] di traduzione.
Medicina
In immunologia, aggregazione di molecole di anticorpi sulla superficie di linfociti B per opera di un antigene multivalente: si formano prima aggregati a chiazze e poi una calotta (o c.) in un punto specifico della superficie ...
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JERNE, Niels Kaj
Marco Vari
Immunologo di origine danese, nato a Londra il 23 dicembre 1911. Professore di Biofisica all'università di Ginevra (1960-62), è stato direttore del Dipartimento di Microbiologia [...] delle placche emolitiche'' che permette d'identificare e contare le singole cellule B che secernono anticorpi contro un determinato antigene.
Nella forma più semplice di questa analisi, i linfociti di un animale immunizzato contro i globuli rossi di ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...