SANGUE
Giulio La Greca Bertacchi
(XXX, p. 664; App. II, II, p. 782; III, II, p. 657; IV, III, p. 261)
Sviluppi delle tecniche trasfusionali. - Nell'ambito della trasfusione del s. si è verificata un'evoluzione [...] di tutti i tessuti nel loro metabolismo.
Le immunoglobuline, se provenienti da donatori iperimmuni nei confronti di un particolare antigene, hanno la proprietà di fornire, a chi non è difeso da un'immunità precedentemente acquisita e tuttora in atto ...
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MHC (Major histocompatibility complex)
Guido Poli
Insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei Vertebrati (nell’uomo presente sul cromosoma 6 per 3,6 megabasi) essenziali per la [...] Le proteine MHC sono infatti espresse alla superficie cellulare e sono deputate al riconoscimento del recettore T per l’antigene (TCR, T-cell receptor) presente sulla superficie dei linfociti T. Tutte le cellule dell’organismo (eccetto i neuroni del ...
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risposta immunitaria
Meccanismo di difesa messo in atto con meccanismi naturali o acquisiti nei confronti di sostanze estranee (antigeni), quali microbi, virus, macromolecole estranee ecc., che penetrano [...] compito di proteggere l’organismo dall’azione nociva di batteri, virus, funghi o di strutture molecolari comunque estranee chiamate antigeni. La prima difesa contro i microorganismi è fornita dalla cute e dalle mucose, le quali rappresentano una vera ...
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Proteine o associazioni di proteine sieriche che precipitano reversibilmente a bassa temperatura. Si dividono in due tipi principali: monoclonali e di tipo misto. Le prime sono costituite per la maggior [...] generalmente composte da gammaglobuline IgM e IgG; l’ipotesi più largamente accettata è che siano complessi antigene-anticorpo circolanti.
La crioglobulinemia è la condizione patologica associata alla presenza di c. nel plasma. Le crioglobulinemie ...
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CTL (Cytotoxic T lymphocytes)
Guido Poli
Una delle classi di cellule del sistema immunitario. Il nostro sistema immunitario è formato da diversi tipi di cellule dotate della capacità di uccidere e lisare [...] le cellule dette gamma-delta, contraddistinte da un recettore T per l’antigene (TCR, T-cell receptor) formato da catene γ e δ invece che 12 amminoacidi) espressi all’interno di un’apposita tasca di antigeni MHC di classe I, ma anche per segnali di co ...
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superantigeni In immunologia, termine proposto nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d’interagire e di attivare i linfociti T tramite un meccanismo completamente diverso da quello attuato [...] proteina d’interagire con i linfociti T che esprimono in superficie un recettore, specifico per l’antigene, chiamato TCR; ogni antigene può essere quindi riconosciuto e complessato alle molecole del sistema MHC solo dalle poche cellule che esprimono ...
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transfer botanica Cellule t. Le cellule parenchimatiche specializzate per il trasporto di sostanze, che viene favorito dalle pieghe laminari della parete cellulare; sono frequenti nel floema, ma anche [...] e la capacità di produrre linfochine da parte dei linfociti T in risposta ad antigeni specifici. tecnica Stampaggio t. Sistema di foggiatura di materie plastiche termoindurenti, in cui il materiale è portato allo stato plastico per riscaldamento ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] antistreptolisinico. Il siero in esame, opportunamente diluito con soluzione tamponata, è addizionato, in una serie di provette, con l'antigene (streptolisina), e incubato a 37 °C, prima e dopo l'aggiunta di una sospensione al 5% di eritrociti umani ...
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Medico statunitense (New York 1925 - Mountain View, California, 2011), professore di medicina e di genetica medica a Filadelfia nell'univ. di Pennsylvania; direttore associato nell'Istituto per ricerche [...] corso di ricerche immunologiche sulle lipo-proteine, condusse B. a individuare nel siero di sangue di un aborigeno australiano un antigene, che denominò Australia e che ulteriori ricerche, dello stesso B., di suoi collaboratori e di altri ricercatori ...
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Termine, coniato nel 1904 da C. von Pirquet, designante qualunque alterazione acquisita del modo di reagire di un organismo animale a sostanze eterogenee (microrganismi, tossine, corpi proteici o di altra [...] barriere dell’organismo. Le reazioni allergiche contemplano quattro tipi di immunoreazioni, che dipendono appunto dal modo in cui l’antigene si è introdotto nell’organismo. L’immunoreazione di tipo I coincide con l’anafilassi. Il tipo II, reazioni ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...