Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione dei sogni; Il politico): ne restano frammenti, di cui due notevolissimi, scoperti recentemente su papiro. A. difendeva la tesi dell'uguaglianza degli uomini per natura, della prevalenza del ...
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contrattualismo
Concezione filosofico-politica secondo la quale la società civile e lo Stato nascono da un contratto stipulato fra i singoli individui che entrano a farne parte. Gli studiosi hanno individuato [...] degli spunti dell’idea di contratto sociale già nella cultura dell’antica Grecia. Per es. il sofista Antifonte afferma che «le norme delle leggi sono create da un patto e non sono prodotte dalla natura». Epicuro a sua volta afferma che la giustizia e ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] atteggiamento si consolida con la seconda generazione dei sofisti (Polo, Callicle, Trasimaco, Licofrone, Alcidamante, Crizia, Antifonte, Antimero, Eveno, Seniade, Polisseno), la quale manifesta e perfino accentua quella tendenza negativa, in campo ...
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Nella Grecia antica, chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla (sophistès). In questo senso venivano chiamati s. i Sette saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. [...] appartengono gli esponenti più importanti (Protagora, Gorgia, Prodico di Ceo, Ippia di Elide), mentre nella seconda (Callicle, Antifonte, Trasimaco e Crizia) l'arte della retorica poteva dirsi ormai trasformata in eristica, ossia in abilità verbale ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] cerca di salvare una nozione condivisa di giustizia identificandola con la legge che ogni città si dà liberamente. Ippia e Antifonte obiettano però che le leggi fatte dalle città, oltre a essere diverse tra loro, sono spesso ingiuste: a esse ‒ cioè ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] ordinamenti politici, in quanto si pretendono in ogni caso portatori di valori positivi. Protagora è notoriamente relativista; Antifonte distingue nettamente tra natura e giustizia, tra leggi naturali e leggi positive, svalutando le leggi positive e ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] Il fondamento naturale viene infatti invocato non soltanto per sottolineare l'eguaglianza biofisica degli uomini (come in Antifonte), ma anche per dimostrare una loro originaria comunanza sociopolitica: non in virtù delle istituzioni - sostiene Ippia ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] e la musica" (Protagoras, 318 d 9 - e 4). I tentativi di risolvere il problema della quadratura del cerchio attribuiti a Antifonte e Brisone (vissuti tra il V e il IV sec.), i quali non erano per così dire matematici di professione, nonché la ...
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nosco
nòsco pron. [lat. nōbiscum (cioè cum nobis, con cum posposto), pronunciato nòbiscum e divenuto poi noscum, con semplificazione favorita anche (così come per vosco) dalle forme parallele mecum, tecum], poet. ant. – Con noi, insieme con...