Sostanza di natura proteica (immunoglobulina) che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria provocata da una molecola estranea (antigene) a cui si lega specificamente (➔ immunità).
A. catalitici [...] marcati con una sostanza fluorescente, allo scopo di rendere visibile al microscopio in luce ultravioletta il complesso antigene-anticorpo; si utilizzano sia in diagnostica sia nella sperimentazione immunologica.
A. monoclonali A. liberati da cellule ...
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Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale
Francesca Di Rosa
Angela Santoni
Gli anticorpi o immunoglobuline sono glicoproteine che riconoscono perlopiù molecole estranee all'organismo [...] un'emivita nel sangue di 20 giorni, tranne le IgG3, la cui emivita è di circa una settimana.
IgM. Le IgM sono anticorpi presenti in forma di monomeri sulla superficie dei linfociti B e in forma di pentameri nel siero, a una concentrazione di circa 1 ...
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anticorpo
Guido Poli
Glicoproteina presente sulla superficie dei linfociti B e secreta in risposta a un’infezione in quanto dotata di alta capacità di riconoscimento specifico di componenti microbiche. [...] Viene anche chiamata immunoglobulina. L’anticorpo (Ab, antibody) ha un struttura a Y, in cui lo stelo della Y, in gergo definito frammento cristallizzabile (Fc), conferisce all’Ab la proprietà di essere legato da recettori (FcR) specifici sulla ...
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anticorpo monoclonale
Massimo Breccia
Anticorpo dotato di un’alta specificità verso un determinato antigene e costruito attraverso tecniche di ingegneria genetica. Le cellule che producono gli anticorpi [...] ). Il primo clone cellulare è stato creato in laboratorio nel 1975, fondendo linfociti con cellule di mieloma. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di arrivare direttamente al bersaglio e il loro utilizzo ha rivoluzionato l’approccio terapeutico ...
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Particolare tipo di anticorpo munito, secondo la teoria delle catene laterali, di due aggruppamenti chimici, di cui uno si combina con l’antigene, l’altro con il complemento. ...
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Anticorpo in grado di riconoscere un antigene dello stesso organismo. Si forma in corso di malattie autoimmuni per smascheramento di antigeni intracellulari (criptici) o per reattività crociata di un antigene [...] molecolare). Raramente dotati di capacità funzionale, gli a. determinano danno cellulare per opsonizzazione o citotossicità cellulare anticorpo-dipendente. Sono rintracciabili nel siero dei soggetti affetti mediante tecniche di immunofluorescenza. ...
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Anticorpo la cui comparsa nel plasma caratterizza il lupus eritematoso sistemico (➔ lupus). È una proteina che esplica, con meccanismo di tipo immunitario, azione litica sui nuclei dei granulociti neutrofili. [...] Gli aspetti morfologici del fenomeno LE sono i corpi liberi, le rosette e le vere e proprie cellule LE. I primi sono nuclei granulocitari espulsi dalla cellula e si presentano come masse tondeggianti; ...
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Anticorpo specifico prodotto per azione di un antigene (esotossina) il cui gruppo determinante antigenico corrisponde al gruppo tossigeno. Le a. sono γ-globuline del tipo delle immunoglobuline G o delle [...] immunoglobuline M; in opportune condizioni, reagiscono con l’antigene, precipitando con esso. Il siero normale dell’animale o dell’uomo può contenere delle a., indipendentemente da vaccinazioni subite ...
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anticorpo
anticòrpo s. m. [comp. di anti-1 e corpo]. – In immunologia, molecola proteica (immunoglobulina) che viene prodotta nel corso di una reazione immunitaria e svolge un’azione antagonista verso un antigene precedentemente giunto a contatto...
antianticorpo
antianticòrpo s. m. [comp. di anti-1 e anticorpo]. – In immunologia, sostanza che può comparire in un siero di sangue, con funzione di anticorpo specifico rispetto ad anticorpi già presenti, che in tal caso agiscono come antigeni...