Molecole glicoproteiche ad attività anticorpale, prodotte da linfociti B in risposta a una stimolazione antigenica(➔ immunità): la figura cellulare finale della serie di trasformazioni a cui va incontro [...] di disporre di prodotti infondibili in grandi dosi in tempi brevi, consentendo quindi di raggiungere una elevata quantità di anticorpi nel sangue di pazienti con gravi infezioni. Uno degli ostacoli principali all’uso delle i. per via endovenosa ...
Leggi Tutto
Presenza nel siero di anticorpi attivi verso gli eritrociti di soggetti della stessa specie, ma fenotipicamente diversi. Differisce dalla autoimmunizzazione e dalla eteroimmunizzazione, che sono caratterizzate, [...] agglutinogeni di qualsiasi gruppo ematico A, B e 0, ed è sostenuta, nella grande maggioranza dei casi, solo da anticorpi incompleti «caldi» e si sviluppa per lo più per contatto parenterale con eritrociti incompatibili. L’i. acquisita può interessare ...
Leggi Tutto
Il siero contenente anticorpi specifici, ottenuto dal sangue di un animale cui siano stati precedentemente inoculati i rispettivi antigeni. ...
Leggi Tutto
Anticorpi, detti anche agglutinine da freddo, che a basse temperature agglutinano i globuli rossi. Causano anemie emolitiche acquisite e compaiono nel corso di affezioni (mononucleosi, epatite epidemica, [...] polmonite atipica primaria ecc.), o nella macroglobulinemia o nella linfosarcomatosi ...
Leggi Tutto
Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] probabilità P che un epitopo sia riconosciuto con una affinità superiore a un valore soglia p, da almeno un anticorpo, in un repertorio di N anticorpi differenti è data da: P= l-e-Np.
Da questa relazione si deduce che quanto maggiore è la diversità ...
Leggi Tutto
Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] cui si definiscono in immunologia tutte quelle sostanze che di per sé non sono in grado di indurre la formazione di anticorpi, ma che con questi hanno la capacità di reagire. Particolarmente importante negli anni sessanta è stata la scoperta di O. J ...
Leggi Tutto
Siero di sangue, umano o animale, contenente anticorpi specifici contro un microrganismo patogeno e utilizzabile in terapia e in profilassi. ...
Leggi Tutto
Nome con il quale si designano gli anticorpi contro gli ormoni. La formazione di a. si può verificare quando si utilizzino in terapia ormoni proteici estratti da ghiandole animali non umane. In tal caso [...] i prodotti perdono la loro efficacia terapeutica e possono comparire reazioni allergiche ...
Leggi Tutto
vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] sintomatologia morbosa si può far risalire all’azione della tossina prodotta dal batterio responsabile: ne consegue che la presenza di anticorpi contro la tossina è sufficiente a prevenire qualsiasi segno della malattia.
Il v. per l’epatite B è stato ...
Leggi Tutto
anticorpo
anticòrpo s. m. [comp. di anti-1 e corpo]. – In immunologia, molecola proteica (immunoglobulina) che viene prodotta nel corso di una reazione immunitaria e svolge un’azione antagonista verso un antigene precedentemente giunto a contatto...
plasmaterapia
s. f. In medicina, terapia sperimentale per pazienti affetti da grave malattia infettiva, basata sulla somministrazione di plasma con un alto contenuto di anticorpi, ricavato dal sangue di soggetti che hanno superato la malattia...