Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] con il rifiuto dell’ottimismo metafisico del filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz e del poeta inglese Alexander in forme moderate, fu l’interprete privilegiato della crisi dell’antico regime. Morì a Parigi nel 1778, dove la pubblica apoteosi ...
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Apollo
Massimo Di Marco
Il dio greco della musica, dell'armonia e della luce del sole
Apollo assomma in sé molteplici aspetti: presiede alla musica, alla poesia e alle arti, ma è anche capace, con le [...] identificato con Helios, il dio sole: in tal senso venne inteso l'antico appellativo di Febo (lo "splendente", il "luminoso").
Il luogo di 'ebbrezza e della sregolatezza: si deve al filosofo tedesco F.W. Nietzsche, nella seconda metà dell'Ottocento ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] v., sia in composizione stichica, fin dai lirici greci più antichi, e spesso nel dramma; fra i Latini si trova nelle tragedie e libertà che per il senario.
Reiziano Dal nome del filologo tedesco F.W. Reiz (18° sec.), è un versetto lirico formato ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] Athens di J. Smart e N. Revett (1762), della Storia dell’arte antica di J.J. Winckelmann (1763).
In Italia i massimi teorici del n , D. Corvi, A. Cavallucci, l’inglese G. Hamilton, fino al tedesco R. Mengs, a F. Giani e agli accademici V. Camuccini, F ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1777 - Wannsee, Potsdam, 1811). Vicino ai romantici per la vigorosa carica sentimentale, non lontano dai classici in quanto creatore di una particolare forma di tragedia [...] recasse il nome dell'autore. La vicenda è quella nota sin dall'antico, ma K., aggiungendovi di suo due sole scene, riuscì a farne dei Germani contro Roma, additandone così l'esempio ai Tedeschi suoi contemporanei contro i Francesi). È, in ogni modo ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] esponenti di questa corrente furono il francese G. Budé, il tedesco A. Zasius e l’italiano A. Alciato. Soprattutto la a riportare in uso la littera antiqua, ritenuta la scrittura antica dei Romani, a riprodurre cioè l’alfabeto rotondo e aggraziato ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] punto apprezzato da essere persino considerato il maggior lirico tedesco dopo Goethe.
Vita
Educato nella scuola militare di Già allora, cercando una strada sua, egli si entusiasmò per l'antico e per il moderno: e Omero, Orazio e Properzio, Guarini, ...
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(o Nibelungi) Termine con cui, sembra fin dall’età barbarica, venivano indicati sia i mitici possessori di un favoloso tesoro sia la stirpe regale dei Burgundi. Secondo alcune interpretazioni, il nome [...] ospitale e benevolo. Tale innovazione divenne la vulgata nei paesi tedeschi (è l’intreccio del Nibelungenlied) e si irradiò anche verso la Scandinavia (Thidrekssaga). Il monumento più antico che conosciamo su Sigfrido è anch’esso un carme eddico ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] .
Nella storia della lingua si distinguono tre fasi: l’oudnederlands (n. antico, dall’8° sec. a tutto l’11°); il middelnederlands (n. n. si colloca in una posizione intermedia fra inglese e tedesco; più vicino al secondo per il lessico e la struttura ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] , notte degli dei", sostituitosi a ragnarök "ultimo destino, fine degli dei", che è l'espressione usata nelle parti più antiche dell'Edda.
Dopo la morte di Baldr, secondo la predizione della volva (la veggente), avrà inizio un periodo di caos ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) ai suoi abitanti, antichi (i Sàssoni,...