ragnarök Termine anticonordico, propriamente «ultimo destino, fine degli dei», cui corrisponde il tedesco Götterdämmerung, usato per designare la fine del mondo (➔ Crepuscolo degli dei). ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] a N verso il bassopiano. A meridione altri rilievi antichi, ricchi di formazioni rocciose cristalline e metamorfiche, sono a attivo poi a Londra, alla musica organistica, che dai compositori nordici passò all’arte di J.S. Bach, il quale coltivò ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] fiume principale è il Kemijoki (544 km).
Il clima ha caratteri nordici. Da una parte la F. si trova al limite della massa da una ricerca di ritmi cinetici. Il legame con l’antica tradizione artigianale è documentato dalle opere lignee di M. Hartman, ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] lingue. Nel campo germanico il Rask affidò il suo nome soprattutto agli studî grammaticali di anglosassone e, ancor più, di anticonordico: nessuno prima di lui fece tanta luce in una regione che fino allora, si può dire, da questo lato nessuno ...
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. Antico ordine di poeti cantori, che fiorì presso i popoli celti. S'accompagnavano, narra Diodoro (V, 31) "con uno strumento simile alla lira", cantando "ora canti di gloria, ora invettive"; e li ricorda [...] Tacito quando descrive come i guerrieri cantavano "con le bocche appoggiate allo scudo" - in anticonordico lo scudo si chiamava borß, barßi, e in antico alto tedesco bort -) fece confondere le immagini del bardo celtico e dello scaldo scandinavo in ...
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È una espressione impropria, ma usuale nella mitologia nordica, per indicare la fine del mondo. Ha origine dall'erronea interpretazione della parola dell'anticonordico ragnarök, che ricorre in alcune [...] attinti a prossime e a lontane sorgenti, fusi e rivestiti dal linguaggio mitico nordicoantico.
Quanto in un tale quadro sia figurazione pagana antica e comune ad altri popoli, e quanto sia elemento straniero d'importazione relativamente recente ...
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Indianista e linguista nato da famiglia israelita a Leschnitz, nell'Alta Slesia, il 7 gennaio 1822; morto a Bonn il 3 aprile 1907. Iscrittosi nel 1843 all'Università di Berlino, coltivò da principio quasi [...] 'Università di Berlino, l'Aufrecht l'esercitò sino al 1852, occupandosi in ispecial modo dalla cattedra di anticonordico inglese e di antico sassone. Nel 1851 fondò con il Kuhn la Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung, la quale dopo alcuni ...
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Filologo norvegese, nato a Larvik il 5 gennaio 1833, morto a Tanset l'8 luglio 1907. Insegnò glottologia e anticonordico nell'università di Cristiania dal 1866 al 1907. Germanista anzitutto, studiò principalmente [...] Brenner, Monaco 1889), in cui l'origine delle saghe nordiche è cercata nelle leggende classiche e cristiane, importate in della sua vita il B. curò l'edizione delle più antiche iscrizioni runiche della Norvegia con un'ampia introduzione sulle origini ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] è traduzione dell'anticonordico ragnarökkr "oscurità, notte degli dei", sostituitosi a ragnarök "ultimo destino, fine degli dei", che è l'espressione usata nelle parti più antiche dell'Edda.
Dopo la morte di Baldr, secondo la predizione della ...
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germanico1
germànico1 agg. [dal lat. Germanǐcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Germani antichi: le genti g.; la religione g.; il diritto g., ecc. (v. germano1). 2. Della Germania moderna: confederazione g.; gli stati g.; la cultura g.; Istituto g....
runa
s. f. [dal nordico antico rūnar «scrittura (segreta)», plur. di rūn, got. rūna «mistero, segreto»]. – Ciascuno dei caratteri e segni grafici, alfabetici e insieme simbolici, del mondo germanico antico (in genere 24, successivamente ridottisi...