Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] falsi p., connessa alla condanna di questi ultimi. L’Antico Testamento documenta l’esistenza di p. cananei, caratterizzati 9° sec. a.C., durante il quale agiscono nel regno d’Israele Elia ed Eliseo, cui si deve l’abolizione del culto fenicio sotto ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] . In seguito alla Shoah e poi all’assimilazione, sia volontaria (in Israele o negli USA), sia forzata (come è stata in URSS), lo y generalmente accettata, questa fase, detta dello y. antico, termina nel Cinquecento; la produzione di tale periodo ...
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L’insieme delle località che rivestono un carattere storico-sacrale per le tre religioni monoteistiche (cristianesimo, ebraismo, islam).
L. cristiani
Sono considerati L. dei cristiani quelle località [...] di santità spaziale, il primo dei quali era la terra d’Israele e il più alto il Sancta Sanctorum del Tempio di Gerusalemme. ebreo e cristiano della città, trasformando l’area dell’antico tempio di Salomone in un luogo di culto musulmano. Anche ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] altre comunità. Condizione necessaria, ma non sufficiente: nell’antichità classica, per es., i contatti culturali tra diverse dal punto di vista dell’u., quello della religione di Israele: essa, pur ritenendosi l’unica vera e indispensabile per la ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] -Saëns, su libretto di F. Lemaire, rappresentata la prima volta al teatro di corte di Weimar nel 1877.
Iconografia
Tra i più antichi cicli narrativi di Sansone sono gli affreschi (sec. 4° d.C.) nelle catacombe della via Latina a Roma e i mosaici ...
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sapienza Saggezza nel giudicare e nell’operare, sia su un piano etico, sia sul piano della vita pratica.
Nella religione cristiana, uno dei sette doni dello Spirito Santo e uno degli attributi di Dio, [...] Figlio. Libro della S. Libro deuterocanonico dell’Antico Testamento, appartenente al genere didattico-poetico. di Salomone; 10-19, azione della s. nella storia, in quella d’Israele e in quella di Canaan e d’Egitto, dettagliato studio del politeismo e ...
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Storico e giornalista (Marsciano 1886 - Roma 1974). Professore di storia della Chiesa nell'univ. di Napoli (1916-21), passò alla direzione politica della Stampa di Torino (1921-25), ove condusse una campagna [...] del liberalismo. Accanto agli studî di storia del cristianesimo (Stato e vita sociale nella coscienza religiosa d'Israele e del cristianesimo antico, 1914; Da Locke a Reitzenstein, 1928; ecc.) e a una ricca produzione saggistica, S. pubblicò una ...
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San Giovanni d'Acri Città (43.600 ab. nel 1991) dello Stato di Israele (arabo Akka; ebr. Akko), situata sulla costa mediterranea all'estremità settentr. del Golfo di Acri. Il nucleo più antico sorge su [...] una breve penisola che fronteggia il promontorio di Haifa: a N e a NE si estendono i quartieri moderni, al di fuori delle muraglie che isolano dal retroterra la città vecchia. La città è sede di industrie ...
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Autore, tecnico e trattatista teatrale (Mantova 1527 - ivi 1592), attivo membro della comunità ebraica di Mantova. La sua prima commedia, Ṣaḥūt bĕdīḥūtā' dĕ-qiddūshīn ("Un'eloquente farsa matrimoniale", [...] e rappresentata per la prima volta in Israele nel 1963), può considerarsi il più antico testo teatrale ebraico a noi noto. secondo cui l'origine del teatro andrebbe ricercata nell'antica letteratura ebraica (a cui risalirebbero anche alcuni termini ...
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Profeta ebreo, da cui prende nome un libro dell'Antico Testamento. Visse durante il regno di Giuda, sotto i re Ioatam, Acaz ed Ezechia (738 circa - 687), contemporaneamente a Isaia. Il libro, sesto tra [...] straniero, l'opera pacificatrice e purificatrice del Messia. La terza parte (capp. 6-7,6) ritorna alla condanna del popolo di Israele da parte di Yahweh e si conclude con un lamento su Gerusalemme. La quarta parte (capp. 7,7-20) esprime motivi di ...
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israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...