Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] sacrificio sulla croce sostituiva i riti e i sacrifici dell’Antico Testamento: perciò non soltanto gli Ebrei, ma anche i dimostrare loro che Gesù era il Messia atteso dal popolo d’Israele; ma, dopo aver incontrato forti ostilità tra i membri del ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] essere interessante effettuare un confronto tra la visione mesopotamica e quella biblica delle relazioni tra l'uomo e la divinità. L'anticoIsraele condivideva con i suoi vicini l'idea che Dio fa conoscere all'uomo la sua volontà e questo implica l ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] differiscono in misura minore o maggiore dai codici giuridici, citati, in genere, come prova dell'esistenza del diritto nell'anticoIsraele.
Il Codice dell'alleanza
Questo codice è collocato nel quadro del patto che Dio stringe con il popolo di ...
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Vicino Oriente antico. Storiografia
Mario Liverani
Alfonso Archi
Giovanni Garbini
Storiografia
Mesopotamia: caratteri generali
di Mario Liverani
Storiografia e celebrazione regia
Nella Mesopotamia [...] stato presente della critica, sembra essere stato lo svolgimento della letteratura storiografica nell'anticoIsraele.
Come in tutto l'Oriente antico, anche nei due regni ebraici la produzione letteraria costituiva una prerogativa del palazzo reale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] causa ultima (remota) deriva da Dio che concede ogni governo terreno». Del primo modo, attestato dalle vicende dell’anticoIsraele, non è possibile avere «una comprensione certa per via dimostrativa (per demonstracionem)», ma esso va accettato «per ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] Acutamente, il maestro fiorentino osservava al suo più giovane collega che l’aver lasciato egli fuori dell’orizzonte poetico dell’anticoIsraele le parole dei profeti equivaleva a non aver compreso “ciò che essi sono per noi, che li consideriamo non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive del Vicino Oriente antico
Lucio Milano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’anno di nascita dell’archeologia [...] che di pittura, o anche di architettura. In un ambiente che non è quello mesopotamico, ma quello dell’anticoIsraele, abbiamo la descrizione letteraria (tanto dettagliata, quanto impossibile da ricostruire in pianta) del tempio attribuito a Salomone ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina ebraica: la filosofia, i medici e le pratiche
Stefano Arieti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina ebraica va ricondotta [...] moderna rispetto a quelle coeve non è, da queste, per nulla recepita.
Divinità e malattie
Malattia e salute sono attribuite, nell’anticoIsraele, al potere divino: è Dio che assegna, come punizione, la malattia; è a Lui che ci si deve rivolgere per ...
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CASSUTO, Umberto (Moše Dāwîd)
J. Alberto Soggin
Nato a Firenze il 16 sett. 1883 da Gustavo e da Emesta Galletti, in una famiglia ebraica tradizionalista e intimamente legata alla comunità israelitica [...] nell'uso coerente dei testi ugaritici nell'esegesi biblica, come mostrano vari studi monografici, tra cui: Il nome divino El nell'anticoIsraele, in Studi e materiali di storia delle religioni, VIII(1932), pp. 125-145; Il capitolo 3 di Habaquq e i ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] ne uccise tutti i primogeniti, risparmiando invece quelli israeliti, le cui abitazioni erano riconoscibili dal sangue sugli Piccolo (525 d.C.), basato a sua volta su quello alessandrino più antico, fra il 22 marzo e il 25 aprile. È quindi una festa ...
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israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...