Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] i papi intendevano rivendicare la continuità tra i martiri antichi e i moderni eroi della fede come prova dell’ commento di Carlo Sigonio a Sulpicio Severo, «Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento», 1977, 3, pp. 75-104.
H. Jedin, ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] il rischio di una sconfitta del cattolicesimo in Germania, prospettando persino la messa in stato di accusa 146 s.; La collezione Boncompagni Ludovisi: Algardi, Bernini e la fortuna dell'antico (catal.), a cura di A. Giuliano, Venezia 1992; C.H. ...
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GIOVANNI VIII, papa
Antonio Sennis
Romano di nascita, figlio di Gundo, della sua vita prima dell'elezione a pontefice si sa che fu arcidiacono ed ebbe un ruolo di rilievo al concilio dell'853, nel corso [...] optare per il terzo figlio di Ludovico il Germanico, Carlo il Grosso. Appare infatti poco sostenibile una 27-31, 86, 238; R. Picchio, Il posto della letteratura bulgara antica nella cultura europea del Medio Evo, in Ricerche slaviche, XXVII-XXVIII ( ...
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ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] -19) rappresenta in questo contesto un compendio dell'idea di Cristo germanico-ariana: Cristo è colui che con la sua parola e il suo S. Eufemia e dal relativo battistero, insistenti su più antichi edifici di culto risalenti al tardo sec. 5°, sono ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] in Toscana richiamò l'attenzione del sovrano fu l'antico monastero imperiale di S. Salvatore al Monte Amiata, regno svevo di Sicilia, in Federico II. Convegno dell'Istituto storico germanico di Roma nell'VIII centenario della nascita, a cura di A. ...
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FARLATI, Daniele
Silvano Cavazza
Nacque a San Daniele del Friuli (prov. Udine) il 22 febbr. 1690, secondo dei tre figli di Valentino e di Anna Maria Fabrizi. La famiglia, appartenente al piccolo patriziato [...] tenne lezioni di metafisica e di teologia per gli alunni del Germanico. Sempre a Roma, il 2 febbr. 1725, pronunciò gli compreso anche il patriarcato d'Aquileia, la cui giurisdizione anticamente era estesa fino alle regioni danubiane.
In effetti il ...
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eresia
Il termine (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») designa la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa. [...] rivelazione, quella dello Spirito (dopo quella del Padre nell’Antico Testamento, e del Figlio nel Nuovo Testamento), iniziò una di protestantesimo: e già sulla metà del 16° secolo la Germania e l’Inghilterra con tutti i Paesi del Nord si erano ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] ha la stessa base del vedico Dyaus, di Zeus e di Iuppiter, cioè dell’antica divinità indoeuropea del cielo. Nella rassegna tacitiana delle divinità germaniche continentali abbiamo poi un Hercules, nel quale non è difficile ravvisare il Donar-Thor ...
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(ant. nord. Odhinn) Dio supremo dell’antica religione nordica, equivalente al sassone Wodan, antico-alto-tedesco Wuotan. L’etimologia del suo nome lo collega a un concetto di «furore» (ted. Wut) che è [...] olimpici delle divinità supreme di altri popoli di lingua indoeuropea, come il greco Zeus o il romano Iuppiter; il dio germanico il cui nome etimologicamente corrisponde a questi ultimi è un altro (Tyr, Ziu). In O. abbondano invece caratteri funesti ...
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Wōdan Una delle forme continentali del nome di Odino (forma nordica Ōdinn, per scomparsa di W iniziale); in tedesco moderno, Wodan e Wotan. Con altre forme (l’anglosassone Wōden, l’antico alto tedesco [...] Wuotan), risale a un germanico *wodanaz e a una radice *u̯at-, che comprende anche il «furore» in genere (antico alto ted. *wuot, ted. wut) in collegamento con la guerra. Ma è da osservare che la guerra di W. è per lo più un’azione con cui il dio ...
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runa
s. f. [dal nordico antico rūnar «scrittura (segreta)», plur. di rūn, got. rūna «mistero, segreto»]. – Ciascuno dei caratteri e segni grafici, alfabetici e insieme simbolici, del mondo germanico antico (in genere 24, successivamente ridottisi...
tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...