L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] come (il) vecchio, (il) nuovo, (il) moderno, (l’)antico, (l’)usato, (l’)intimo, ecc.
Una proprietà di quasi tutti gli etnici sostantivati designano lingue e dialetti (il francese, il siciliano) e individui (i francesi, i siciliani). In pochi casi è ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...]
(17) Uno crede che dopo rinasce la vita (Pavese 1962: 128)
(18) se uno non studia, lo bocciano
In italiano antico, per influsso del francese, si poteva trovare l’indefinito on:
(19) Lo non-poter mi turba,
com’on che pinge e sturba
(Jacopo da Lentini ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] essere prefissi: si pensi, ad es., all’aumento che il greco antico usava per formare l’imperfetto: lyō «sciolgo» contro è-lyon «scioglievo . In questo senso, desinenza (e l’omologo francese désinence) corrisponde all’inglese ending, tedesco Endung, ...
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I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni [...] e, da ultimo, il più comune svenire.
Non mancano elementi esotici: è il caso delle parole originanti dal franceseantico menosvenire «deviare, venir meno», misavvenire «finir male» e misvenire «turbarsi, fallire». I precedenti sono verbi ancora tutti ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di Pietro Lombardo. Questo complesso cambiamento, caratteristico soprattutto della cultura francese, non avveniva senza provocare reazioni da parte di chi più sentiva il valore letterario dell’antichità classica, come Ruggero Bacone, che non cessò di ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] nostro -essa in badessa ecc., dal gr. -ισσα), sintattici (ital. al di là di dal franc. au delà de invece del più antico di là da) o fonetici, nel senso che un suono indigeno viene trasformato secondo un suono straniero (es., l’r uvulare affettato da ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] Letizia, Valeria ecc.). La Riforma protestante torna ai n. dell’Antico Testamento. Non sono rari i n. introdotti da altre lingue, Franz, Walter da lingue germaniche; Marianna e Yvonne dal francese; Boris, Igor, Vladimiro, Milena, Nadia, Sonia, ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] e di Venezia) con la legislazione rivoluzionaria francese e con l’art. 648 del Code civil francese. La vigente legislazione italiana (l. 1766/ abbienti del comune. È discussa, fin da tempo antico, la definizione concettuale degli u. civici: secondo l ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] Questo principio fu seguito dai siciliani e da qualche altro antico poeta; ma a partire dall’imitazione dei siciliani fatta da o.
L’imitazione della poesia in lingua d’oïl produsse alcune r. francesi, del tipo -anza : -enza, e più in generale a con e ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] Sigonio). Alla fine del secolo, il primato filologico passò a Francesi, Olandesi (Giusto Lipsio), Tedeschi, Inglesi; ma ormai si a riportare in uso la littera antiqua, ritenuta la scrittura antica dei Romani, a riprodurre cioè l’alfabeto rotondo e ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...