Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] del potere esistente, riprendendo fra l’altro un’antica consuetudine ecclesiastica, che nel passato aveva in taluni pressioni e degli esempi di movimenti confessionali stranieri, il francese per primo, ovvero da parte degli intransigenti nostrani. ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] con il mondo non ebraico. Dopo la Rivoluzione francese tale problema sembrava avviato a risolversi con l'emancipazione La storia del popolo ebraico è stata accompagnata sin dall'antichità da manifestazioni di ostilità nei confronti degli Ebrei. Nelle ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] sinodale unica e omogenea nemmeno per le Chiese degli antichi Stati italiani, ma piuttosto di fasi alterne e contrastanti statuti decisi dal vescovo.
Alcuni dati. La Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche interruppero, praticamente ovunque, ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] di tante opere d'arte e leggono in molte opere letterarie le favole inventate dagli antichi.
Mito, linguaggio e comparazione
Nel primo Settecento francese la mitologia non ha dunque né una sua collocazione, né una sua identità: nessuna mitologia ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] un’organizzazione separata dall’Odc e più simile al modello francese dei circoli. Tale organizzazione venne creata nel 1889 a fra cui svettavano l’Inail (infortuni sul lavoro, il più antico), l’Inps (pensioni, maternità, assegni familiari), l’Inam ...
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Pietro Dominici
2000 d.C.
Il senso di una data attesa
L'inizio del terzo millennio dell'era cristiana
di Pietro Dominici
1° gennaio 2000
Il passaggio dall'anno 1999 all'anno 2000 è stato salutato in tutto [...] di modi all'anno solare tropico.
Il motivo per cui gli antichi non vollero mai rinunciare ai mesi lunari è che essi - per qualche particolarità locale. Si possono ricordare, per es., l'uso francese di dividere le 24 ore del giorno in 12 ore dalla ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] sacred, mentre il tedesco e l'olandese utilizzano l'antica radice weik nelle forme geweiht e gewijd.
L'interpretazione del sacro in Durkheim e nella scuola sociologica francese
È nota la definizione della religione formulata da Durkheim, secondo ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] che esclude qualsiasi tipo di azione a distanza, era nato nell'Antichità classica con Epicuro e Democrito. Epicuro scrive che il fine Dio.
Nicolas Malebranche, sacerdote cattolico e teologo francese, risolse il problema del ruolo della provvidenza ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] simili a quelli dell’epoca costantiniana. Lo studioso francese ha anche messo in luce che questa « ).
20 M. Simonetti, Costantino e la chiesa in Costantino il Grande. La civiltá antica al bivio tra Occidente e Oriente, a cura di A. Donati, G. Gentili, ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] che accolse l'imperatore in Mantova. Politicamente il G. appariva "más francés que el embajador de Francia" (il card. J. García de p. 184 n. 1) e iniziò a studiare gli antichi concili e le materie trattate nelle precedenti sessioni del Tridentino; ...
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demure agg. Di persona, elegante e riservato, sobrio e discreto nel modo di presentarsi e comportarsi; ma spesso, attraverso piattaforme di condivisione come TikTok, viene detto in senso antifrastico, per ridicolizzare atteggiamenti di affettata...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...