Letterato (Piacenza 1774 - Parma 1848). Benedettino nel 1797, abbandonò nel 1800 il monastero prima dell'ordinazione, e conservò dell'episodio un ricordo che contribuì a rendere più acceso il suo costante [...] anticlericalismo. Prosegretario dal 1808 all'Accademia di belle arti di Bologna, lasciò l'ufficio e la città nel 1815, quando vi fu restaurato il governo pontificio; passò a Milano, dove, per la fama di elegantissimo prosatore già conseguita, fu ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] culturale non dispiaceva poi troppo al governo asburgico, il quale gradiva anche l'antimazzinianesimo e, entro certi limiti, l'anticlericalismo del B., non foss'altro per seminare la confusione nel campo degli oppositori.
Tra il '41 e il '47 ...
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Prévert, Jacques
Bruno Roberti
Poeta, scrittore e sceneggiatore francese, nato a Neully-sur-Seine (Hauts-de-Seine) il 4 febbraio 1900 e morto a Omonville-la-Petite (Manche) l'11 aprile 1977. Le sue [...] il servizio militare (1918-1921), nell'editoria. Frequentò circoli politici e letterari in cui l'antimilitarismo e l'anticlericalismo si accompagnavano all'esaltazione della poesia e della libertà d'espressione: in questo quadro si inseriscono la ...
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CHINI, Mario
Francesco Dragosei
Nacque a Borgo San Lorenzo, nel Mugello (prov. Firenze), il 21 luglio del 1876, da Leto, che era un pittore scenografo, e da Maria Pananti, discendente del letterato [...] l'arte locale. Dal ginnasio di Spoleto fu trasferito nel '16, perché accusato, tra l'altro, di fare dell'anticlericalismo durante le lezioni. Nel 1916 (ma con effetto dal 1921) Ottenne la libera docenza in letteratura italiana con la monografia ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] poeta dei maggiori che l'Italia abbia avuto. La sua fama, dapprima alquanto ristretta e collegata anche al suo fiero anticlericalismo e alla sua impetuosa avversione al governo dei moderati, si andò via via consolidando: a partire dai primi anni dopo ...
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PEYREFITTE, Roger
Vittorio STELLA
Scrittore francese, nato a Castres (Tarn) il 17 agosto 1907. Diplomatosi all'Ecole des sciences politiques, entrò (1931) in diplomazia e fu (1933-38) segretario d'ambasciata [...] degli ambienti diplomatici e politici. In Les clés de Saint-Pierre (1955) e in Les Chevaliers de Malte (1957) l'acceso anticlericalismo dello scrittore prende di mira il Vaticano. I ricordi Du Vésuve à l'Etna (1951) e il romanzo L'exilé de Capri ...
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Manzoni, Alessandro
Emanuela Bufacchi
L’unità della lingua italiana attraverso il romanzo
Vissuto nella grande stagione del romanticismo ottocentesco, Alessandro Manzoni è uno dei nostri più importanti [...] alla conversione letteraria, si verificò la conversione religiosa: all’assoluta fede nella ragione e al feroce anticlericalismo della primissima giovinezza subentrò un crescente interesse per le tematiche religiose che portò lo scrittore ad ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] . La palingenesi (1868) canta l'accordo tra fede e progresso, mentre Lucifero (1877) è il poema dell'anticlericalismo, in cui il diavolo simboleggia il progresso debellatore di ogni superstizione. Dopo Giustizia (1883), raccolta lirica d'ispirazione ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] e della domanda di senso. E ciò nelle più diverse forme, si pensi – per rapidi cenni – all’opposizione radicale, anticlericalismo incluso, del Carducci inneggiante a Satana «o ribellione / o forza vindice della ragione» e liquidatore del crocifisso o ...
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BUONACCORSI, Filippo (Callimachus Experiens)
Domenico Caccamo
Nacque a San Gimignano il 2 maggio 1437 da una famiglia di mercanti, piuttosto facoltosa, che aveva stabilito da lungo tempo relazioni d'interessi [...] allo splendore pagano dei tempi antichi. Di attendibile, fra accuse generiche ed eccessive, v'era sicuramente l'acceso anticlericalismo e l'atteggiamento critico verso la morale e la religione cristiane: era certo nel vero l'ambasciatore milanese De ...
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anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...
anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...