Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa impersonata dal suo clero.
L’a. assunse grande importanza politica nel sec. 19°. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Parigi 1788 - ivi 1868); funzionario nel consiglio di stato napoleonico e della Restaurazione, si segnalò per le Questions de droit administratif (1822). Deputato [...] dal 1828, fu tenace avversario di Luigi Filippo. Restio a seguire l'anticlericalismo dell'opposizione, accettò la rivoluzione del 1848 e fu uno dei vicepresidenti della Costituente, aderendo poi all'impero napoleonico. Tra le sue opere: Lettres sur ...
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Uomo politico francese (Bourges 1835 - Parigi 1912); deputato d'estrema sinistra all'Assemblea nazionale nel 1870, fu costantemente rieletto alla camera dei deputati, della quale tenne la presidenza più [...] volte (1881-85, 1894-98, 1904-12). Nel 1885 e nel 1898 fu presidente del Consiglio per breve tempo. Fu tipico esponente del radicalismo e dell'anticlericalismo massonico della Terza Repubblica. ...
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Unico figlio maschio (Vienna 1858 - Mayerling, Baden, 1889) dell'imperatore Francesco Giuseppe I e di Elisabetta di Baviera; per il temperamento esuberante e indisciplinato si trovò presto in conflitto [...] atteggiamento di fronda verso la corte e le classi dirigenti, orientandosi verso il radicalismo e il più aperto anticlericalismo e scrivendo articoli anonimi nei giornali viennesi, mercé l'amicizia con Moritz Szeps, direttore del Wiener Tagblatt. Fu ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] in G. Spadolini, L’opposizione cattolica da Porta Pia al ’98, Milano 1976, pp. 173-175. Noto fu anche l’anticlericalismo di Giuseppe Garibaldi: cfr. Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi, VI, Scritti e discorsi politici e militari, 3 ...
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MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] di letteratura italiana e latina nell'Università, poeta, esponente della Sinistra -, da cui il M. mutuò l'anticlericalismo e il misticismo democratico che ispirarono la sua prima pubblicazione, Battaglie (Catania 1896), volume di poesie inneggianti o ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] conciliazione dell'abate L. Tosti, sollevarono ancora una volta speranze, presto svanite però per una ripresa di anticlericalismo che culminò nella destituzione del sindaco di Roma, per avere questi visitato, in occasione del giubileo sacerdotale di ...
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FIORE, Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Marigliano, oggi in provincia di Napoli, il 6 sett. 1883 da Luigi e da Consiglia Quagliozzi. Sensibile ai problemi delle classi lavoratrici, nel 1900, dopo aver [...] guerra mondiale il F., promotore di diverse manifestazioni e autore di scritti caratterizzati da un acceso anticlericalismo e da toni fortemente antimilitaristi, fu sottoposto a numerosi procedimenti giudiziari (anche per vilipendio delle istituzioni ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] silenzio la sua autonomia politica e il suo programma di evitare la divisione dell'Italia in due steccati, clericale e anticlericale. È innegabile una certa chiusura del papa negli ultimi anni, verso il 1950, quando alcuni teologi ben noti, promossi ...
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BIFANI, Antonio (Antonino)
Giuseppe Covino
Nacque a Torraca (Salerno) il 1° sett., 1879 da Achille, medico ed autore di varie raccolte di poesie, racconti e memorie scientifiche, e da Elvira Cammarota, [...] contro "il clero e la classe dominante di governo" (Energia!, 16 nov. 1905). Col passar degli anni, l'anticlericalismo divenne il tema predominante della sua polemica moralizzatrice.
Nel 1914, in occasione del rinnovo del Consiglio comunale di Napoli ...
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anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...
anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...