ROMITA, Giuseppe
Michele Donno
– Nacque a Tortona (Alessandria) il 7 gennaio 1887 da Maria Gianelli e da Guglielmo, contadino e capomastro.
Crebbe in una famiglia numerosa – con due fratelli e tre sorelle [...] confronto su Socialismo e cattolicesimo di fronte alla questione sociale, nel corso del quale emerse chiaramente il suo anticlericalismo, inteso ad «affermare la sovranità della scienza sul dogma» (Sapelli, 1978, p. 376). Aderì alla sezione torinese ...
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cristofobia
(Cristofobia), s. f. Avversione nei confronti della figura di Cristo, della religione da lui fondata e di coloro che la praticano.
• I toni della Santa Sede confermano il rischio di una frattura. [...] Luzzatto] è che togliere il crocefisso dagli spazi pubblici statali (non da quelli pubblico-sociali) non è un atto di anticlericalismo ma di laicità. E questa non è cristofobia, come sostengono le gerarchie, perché la laicità non è una posizione di ...
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FIORE, Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Marigliano, oggi in provincia di Napoli, il 6 sett. 1883 da Luigi e da Consiglia Quagliozzi. Sensibile ai problemi delle classi lavoratrici, nel 1900, dopo aver [...] guerra mondiale il F., promotore di diverse manifestazioni e autore di scritti caratterizzati da un acceso anticlericalismo e da toni fortemente antimilitaristi, fu sottoposto a numerosi procedimenti giudiziari (anche per vilipendio delle istituzioni ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Egidio Bellorini
Letterato, nato ai Bagni di San Giuliano (Lucca) il 29 ottobre 1782, morto a Firenze il 20 settembre 1861. Si laureò in leggi a Pisa e visse poi a Firenze, [...] persecuzioni. Durante il prevalere delle idee neoguelfe e degli entusiasmi per Pio IX, in contrasto col suo incrollabile anticlericalismo, ne soffrì tanto da averne disturbi nervosi. Dopo il 1849 condusse vita ritirata, spesso nella sua villa di ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] silenzio la sua autonomia politica e il suo programma di evitare la divisione dell'Italia in due steccati, clericale e anticlericale. È innegabile una certa chiusura del papa negli ultimi anni, verso il 1950, quando alcuni teologi ben noti, promossi ...
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BIFANI, Antonio (Antonino)
Giuseppe Covino
Nacque a Torraca (Salerno) il 1° sett., 1879 da Achille, medico ed autore di varie raccolte di poesie, racconti e memorie scientifiche, e da Elvira Cammarota, [...] contro "il clero e la classe dominante di governo" (Energia!, 16 nov. 1905). Col passar degli anni, l'anticlericalismo divenne il tema predominante della sua polemica moralizzatrice.
Nel 1914, in occasione del rinnovo del Consiglio comunale di Napoli ...
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DE NINNO, Giuseppe
Salvatore Siciliano
Nacque a Giovinazzo (Bari) il 21 luglio 1852 da Michele e Pasqua Pasculli. Le famiglie, materna e paterna, erano entrambe di tradizione liberale, e di spiriti [...] irredentisti (Matteo Renato Imbriani), minuzzoli della diaspora mazziniana, internazionalisti e, su tutti, Giovanni Bovio. Anticlericalismo, irredentismo, liberalismo, mazzinianesimo, socialismo si mescidavano in un tutto variegato che il pensiero di ...
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GUERRINI, Olindo
Umberto Bosco
Poeta, nato a Forlì, da famiglia originaria da S. Alberto di Romagna, il 4 ottobre 1845, morto a Bologna, dove aveva passato quasi tutta la sua vita come impiegato e poi [...] la tendenza realistica di quegli anni, che già aveva trovato in Vittorio Betteloni il suo poeta. C'era in più un acceso anticlericalismo, naturale in un romagnolo, e qualche crudezza originata dal gusto matto che il G. ebbe sempre, di burlare e di ...
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LITTRÉ, Émile
Filosofo e filologo francese, nato il 1° febbraio 1801 a Parigi, dove morì il 2 giugno 1881. Il L. tentò durante la giovinezza diverse vie, seguendo i varî impulsi del suo ricco temperamento. [...] l'Académie française lo riceveva nel 1873, non senza violente opposizioni per la sua irreligiosità e il suo acceso anticlericalismo.
Furono decisivi per la sua formazione intellettuale gli anni intorno al 1840, in cui si educò al positivismo di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] l’opposizione del re e del Senato. Ben più radicale – anche per la scelta di Cavour di appoggiarsi sulla sinistra anticlericale alla Camera – fu la legge del 1855 che abolì tutti gli ordini religiosi ritenuti privi di utilità sociale, conferendone i ...
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anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...
anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...