Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa impersonata dal suo clero.
L’a. assunse grande importanza politica nel sec. 19°. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito ...
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sanfedismo
Movimento, a base popolare, sorto nel Meridione e in partic. in Calabria come reazione alla Repubblica napoletana del 1799, con lo scopo di restaurare i Borboni in nome della «santa fè» contro [...] gli anticlericali francesi. Ai contadini in rivolta si unirono anche alcuni elementi della criminalità locale come fra’ Diavolo, fino a trovare una guida nel cardinale F. Ruffo. La marcia dell’«Esercito della Santa Fede in Nostro Signore Gesù Cristo ...
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(ted. Welfen) Con i nomi di guelfi e ghibellini si suole designare i due partiti sorti in Germania dopo la morte di Enrico V (1125), il primo guidato dai G., l’altro capeggiato dagli Hohenstaufen, signori [...] il Risorgimento italiano, si designò come neoguelfo il programma giobertiano, in quanto affidava al Papato una funzione diretta suggerendo per gli avversari, anticlericali e ostili al dominio temporale dei papi, la denominazione di neoghibellini. ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] , di collegare ancora e rinnovatamente il trono e l’altare in unica rivendicazione politica e morale. La politica anticlericale liberale, le misure discriminanti degli ordini religiosi, l’arresto e la condanna di alcuni vescovi, motivarono e spinsero ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] ai loro occhi l’urgenza di correre ai ripari: la notte del 13 luglio 1881 l’intero mondo cattolico fu sconvolto dall’assalto anticlericale al corteo che stava trasportando la salma di Pio IX da S. Pietro alla chiesa di S. Lorenzo fuori le mura, dove ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] l’opposizione del re e del Senato. Ben più radicale – anche per la scelta di Cavour di appoggiarsi sulla sinistra anticlericale alla Camera – fu la legge del 1855 che abolì tutti gli ordini religiosi ritenuti privi di utilità sociale, conferendone i ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] in G. Spadolini, L’opposizione cattolica da Porta Pia al ’98, Milano 1976, pp. 173-175. Noto fu anche l’anticlericalismo di Giuseppe Garibaldi: cfr. Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi, VI, Scritti e discorsi politici e militari, 3 ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] la confisca delle sue terre poté apparire una buona idea ai governanti di Torino, spesso animati da sentimenti anticlericali, ma il provvedimento intensificò l’ostilità dell’istituzione ecclesiastica verso il nuovo regime affermatosi nel Sud.
Per ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] avere importanti risvolti umani. Lo rilevava, fin dal 1877, Sidney Sonnino, che pure non nascondeva i propri sentimenti anticlericali e laicisti: «Al contadino siciliano la società non si presenta che sotto la veste del padrone rapace, oppure dell ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] rurale e che ora il richiamo costantiniano al cristianesimo dei primi secoli rischia di rianimare nella sua accezione più anticlericale: la visione di un Gesù e di una Chiesa povera contrapposta a quella di una gerarchia ecclesiastica alleata della ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...
anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...