Storico (Tavarnelle 1808 - Roma 1879); studioso di storia dell'arte, poi di economia (Manuale storico delle massime e degli ordinamenti economici vigenti in Toscana, 1847), intraprese, basandosi su documenti [...] ugualmente, in seguito, una Storia civile della Toscana dal 1737 al 1848 (6 voll., 1850-52), di tendenza anticlericale, che esaltava l'opera riformatrice dei principi lorenesi. Più tardi pubblicò una Cronaca degli avvenimenti d'Italia nel 1859 ...
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DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] .
Il D. studiò a Napoli, dove frequentò le lezioni di F. De Sanctis e fu discepolo di G. Bovio, repubblicano e anticlericale. L'occasione che gli fece mutare il corso della vita - come scrive nelle memorie pubblicate con lo pseudonimo di Le Vagre (Un ...
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teocon
teocòn agg. e s. m. e f. – Negli Stati Uniti d’America, chi, ispirato da correnti e orientamenti cristiani integralisti, abbraccia posizioni radicalmente conservatrici. In Italia, chi è attestato [...] di centrodestra di aperto sostegno alla dottrina cattolica, spec. su alcuni particolari temi di bioetica e di diritto familiare (v. anche ); è termine usato per lo più nel linguaggio giornalistico, talvolta in senso polemico e anticlericale. ...
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GAGLIARDI, Ernst
Storico svizzero, nato a Zurigo il 7 gennaio 1882, ivi morto il 22 gennaio 1940. Di famiglia ticinese, ma educato nel mondo culturale della Svizzera tedesca, fu discepolo all'università [...] , il G. proseguì anche l'indirizzo metodico e la concezione della storia svizzera, solo temperando il radicalismo liberale, anticlericale di quello e accentuando gli elementi economici e culturali; e, come il maestro, volle coronare la sua attività ...
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Petroni, Giuseppe
Patriota (Bologna 1812 - Terni 1888). Aderì al movimento mazziniano e partecipò ai moti bolognesi del 1831. Membro della Giovine Italia dal 1832 e della setta degli Apofasimeni, si [...] romana si distinse nella difesa della città e fu sostituto del ministro della Giustizia, Giovita Lazzarini. Acceso anticlericale, alla restaurazione pontificia continuò a tener vivo l’ideale mazziniano in clandestinità. Arrestato nel 1853 e ...
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Uomo politico italiano (Teramo 1930 - Roma 2016). Tra i fondatori del Partito radicale, di cui è stato più volte segretario e ha sempre mantenuto la leadership, P. è stato parlamentare e protagonista di [...] da una scissione a sinistra del PLI. Nel 1963 assunse la segreteria del partito, cui diede una forte impronta anticlericale e antimilitarista. Da quel momento la sua movimentata biografia politica ha coinciso in gran parte con la storia del Partito ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] 4, pp. 231-240). Quando, da parte socialista e radicale, fu aperta una vivace polemica contro Golgi, positivista e anticlericale ma reazionario, il G. prese le difese del maestro. Contestato per questo dai compagni di fede del Ghislieri, cominciò ad ...
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Uomo politico spagnolo (Palma di Maiorca 1853 - Madrid 1925). Deputato liberale dal 1881, nel dic. 1892 assunse il dicastero delle Colonie nel gabinetto presieduto da P. M. Sagasta; nel 1894 rassegnò le [...] al 1909, quando dovette dimettersi per le difficoltà create dalla ripresa del separatismo catalano e dall'opposizione anarchica e anticlericale (M. volle la condanna a morte di F. Ferrer Guardia). Fu alla guida di altri tre brevissimi governi nel ...
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Statista francese (Rocquecourbes, Tarn, 1835 - Pons, Charente Inférieure, 1921); destinato da giovane alla carriera ecclesiastica, se ne ritrasse prima di aver preso gli ordini e si laureò in lettere (1860) [...] portafoglio (1914-15) nel ministero della conciliazione nazionale costituito dal Briand. Tipico esponente della politica anticlericale delle sinistre francesi, C. portò a termine la nuova legislazione sulle associazioni religiose e quelle successive ...
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Figlio (Trieste 1822 - Roma 1891) di Girolamo ex re di Vestfalia. In Francia, nel 1848, prese parte alla lotta politica e fu deputato alla Costituente, con tendenze repubblicane. Prima ostilissimo al cugino [...] il crollo del secondo impero, ritornò di nuovo nel 1876 alla politica, capeggiando il partito bonapartista in senso anticlericale e democratico, ma si urtò nell'imperatrice Eugenia prima e poi (1884) nello stesso suo primogenito, Napoleone Vittorio ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...
anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...