Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1861 - ivi 1915). Portato alla satira di costume, sia pure in termini di bonaria aggressività, scrisse racconti e romanzi, fra cui l'anticlericale Ein Verrückter (1894); [...] ma si dedicò soprattutto alla commedia, primeggiando in tal senso in una breve stagione, prima dell'avvento di Wedekind. Da ricordare Die Fahnenweihe (1895) e Die Morgenröte (1905), ambientate al tempo ...
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Pubblicista (Nizza 1822 - Torino 1897). Fondatore dell'Opinione nel 1848, passò subito dopo alla Gazzetta del Popolo, nella quale acquistò larga fama di vigoroso polemista con la rubrica anticlericale [...] del "Sacco nero". Sostenne prima la politica di Gioberti, poi quella di Cavour. Deputato nel 1855 e nel 1857 per il collegio di Nizza, ne difese con passione in parlamento l'italianità; di nuovo deputato ...
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BIBOLOTTI, Aladino
Bruno Anatra
Nacque a Massa il 22febbraio del 1891, da Costanzo, ferroviere, e da Edvige Tomagnini. Già a tredici anni militava in un circolo studentesco anticlericale; due anni dopo [...] s'iscrisse al partito socialista (1906), del quale in seguito divenne un dirigente per la Lunigiana e la Versilia. Richiamato alle armi nel 1911, fece la campagna di Libia; nel 1914 venne degradato da ...
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Giusti, Giuseppe
Andrea Campana
Poeta, nato a Monsummano nel 1809 e morto a Firenze nel 1850. La conoscenza e l’assimilazione dell’opera e del messaggio di M. da parte di questo poeta liberalmoderato, [...] riformista e anticlericale, è attestata fin dalle scritture giovanili. Soprattutto negli anni dell’iscrizione a giurisprudenza (1826-34), trascorsi tra Pisa e Pescia, G. propone un ritratto di sé, diviso fra studi e frequentazioni plebee (così come ...
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Patriota e storico (Civitella del Tronto 1815 - Oulens, Vallese, 1881), venne a Roma nel 1845 e, durante il primo periodo del pontificato di Pio IX, manifestò idee moderatamente liberali che, spezzatosi [...] "l'idillio italico-papale", evolsero in senso radicalmente anticlericale. Deputato (febbraio 1849) alla Costituente romana, sostenne il principio dell'illimitata libertà di culto; caduta la repubblica, riparò in Svizzera, ove si accostò al ...
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Naigeon (o Naijeon), Jacques-Andre
Naigeon
(o Naijeon), Jacques-André Enciclopedista francese (Parigi 1738 - ivi 1810). Amico e stretto collaboratore di Diderot e d’Holbach (di quest’ultimo pubblicò, [...] nel 1789, la Morale universelle), mantenne sempre un atteggiamento fortemente anticlericale e anticattolico. Compilò un Dictionnaire des philosophes anciens et modernes (1791-94), curò un’importante edizione di Diderot (Œuvres de Diderot, 15 voll., ...
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TOSCANINI, Arturo.
Giuseppe Rossi
– Nacque a Parma il 25 marzo 1867, primogenito di Claudio e di Paola Montani (seguirono le sorelle Narcisa, Ada, Zina); fu registrato l’indomani con i nomi di Arturo [...] Alessandro.
Il padre, repubblicano e anticlericale, dopo aver partecipato alla seconda guerra d’indipendenza e alla spedizione dei Mille, si arruolò nei bersaglieri, ma nel 1862 disertò per seguire Giuseppe Garibaldi sull’Aspromonte. Arrestato a ...
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PICÓN y BOUCHET, Jacinto Octavio
Carlo Boselli
Romanziere, critico d'arte e deputato, nato a Madrid l'8 settembre 1852, e ivi morto il 18 novembre 1923. Laureatosi in diritto nel 1873, preferì consacrarsi [...] all'Academia Española, di cui divenne anche bibliotecario perpetuo.
I suoi romanzi si possono dividere in due categorie: anticlericali, come Lázaro (1882), El enemigo (1882); ed erotici, come La hijastra del amor (1884), Juan Vulgar (1885), La ...
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Concezione volta ad affermare e valorizzare l'indipendenza della società civile e politica da ogni forma di condizionamento o ingerenza da parte della Chiesa, sviluppatasi a partire dal 19° secolo. Si [...] differenzia da laicità (che allude alla distinzione tra Stato e Chiesa) per la presenza di una componente anticlericale e per la tendenza a considerare la religione un fatto esclusivamente privato, che non deve in alcun modo influire sulle decisioni ...
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Patriota e scrittore (Caupo, Seren del Grappa, 1816 - Firenze 1870). Giornalista, per ragioni politiche dovette riparare in Piemonte (1846) e poi in Svizzera (1847). Durante il 1848 fu a Milano, Genova, [...] Firenze e Roma, militando nelle file mazziniane, e rappresentò a Berna la Repubblica Romana. Fu dopo l'unità deputato, anticlericale e di sinistra, dall'VIII alla X legislatura (1861-70). Scrisse, oltre la cronaca mensile Così la penso (1846-47), il ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...
anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...