Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il contratto
Raffaele Volante
Il contratto nel primitivismo giuridico altomedievale
Il contratto fu un tema di principale interesse dei glossatori, certamente quello in cui più onerosa [...] substantia del contratto di deposito per creare un nuovo contratto che possa razionalizzare un’esigenza sconosciuta all’antichitàromana: quella della banca, creazione autentica del basso Medioevo.
La critica degli ultramontani
Il sistema che viene ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] del Medioevo, camera e cappella costituirono, accanto alla cancelleria, i principali organi amministrativi della curia romana.
La parola curia rinvia all’antica Roma, è cioè elemento di imitatio imperii, che si impone soltanto negli ultimi anni dell ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] si combina in qualche caso con un altro g. assai antico, l'imposizione della mano o delle mani da parte del celebrante 128; J.C. Bonne, Entre ambiguïté et ambivalence. Problématique de la sculpture romane, La part de l'oeil 8, 1992, pp. 147-164; Y. ...
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VIABILITÀ, REGNO DI SICILIA
Decaduto il sistema viario romano nell'Alto Medioevo, il quadro insediativo delineatosi con la conquista normanna si impostò su un nuovo tessuto viario a forma stellare composto [...] Excadenciarum di Federico II di Svevia, Fasano 1994; G.P. Givigliano, Percorsi e strade, in Storia della Calabria antica. Età italica e romana, a cura di S. Settis, Roma-Reggio Calabria 1994, pp. 242-362; L. Arcifa, Viabilità e politica stradale ...
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CAPIALBI, Vito
Salvatore Settis
Nacque a Monteleone di Calabria (oggi Vibo Valentia) il 30 ott. 1790 da Vincenzo e da Anna Marzano; la famiglia, ascritta al patriziato di Benevento e poi di Stilo, era [...] di incunaboli e manoscritti, in grandissima parte provenienti dai monasteri soppressi, e un notevole museo di iscrizioni e antichità greche, romane e medievali. Intorno a problemi di storia locale principia ad esercitarsi il C. come studioso, con ...
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LUCA da Penne (Lucas de Penna)
Emanuele Conte
Nacque a Penne in una data posta da taluno verso il 1320 (Ullmann), da altri al 1310 sulla scorta dell'affermazione di Filippo Di Giovanni, un biografo locale [...] libri è una conferma di questo interessamento all'antico, che travalica l'ossequio per il testo delle norme romane per mutarsi in amore del mondo istituzionale romano. Antiche magistrature, legislazione fiscale, diritto militare, amministrazione dell ...
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GUADAGNI, Leopoldo Andrea
Floriana Colao
Nacque a Firenze il 21 nov. 1705 da Pietro Egidio, di una famiglia originaria dei dintorni di Arezzo e medico chirurgo di grande fama, e da Anna Maria Palmer, [...] la sua produzione scientifica, e segnatamente la vocazione a studiare la giurisprudenza valorizzando le "anticheromane-memorie" (leggi, istituzioni, costumi). Ricostruzione filologica ed erudizione permisero alla dissertazione di restituire il ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] invidie e gelosie nei suoi confronti all'interno della corte romana, nonostante il G. avesse cercato di "essere scarso 78; A.F. Giachi, Saggio di ricerche storiche sopra lo Stato antico e moderno di Volterra, Firenze-Cecina-Volterra 1887, pp. 138 s.; ...
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CASTELLINI (Pozzi, da Pozzo, da Pontremoli), Giovan Luca
Tiziano Ascari
Nacque a Pontremoli (Massa Carrara) intorno all’anno 1445.
Alcuni storici, come il Muratori, gli attribuiscono il cognome di Castellini; [...] delle lettere del C. per descrivere le cerimonie romane e il lento viaggio della principessa e della sua almi Ferrariae Gymnasii, I, Ferrara 1735, p. 77; L. A. Muratori, Antichità Estensi, II, Modena 1740, p. 287; G. Tiraboschi, Mem. storiche modenesi ...
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CALISSE, Carlo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Civitavecchia il 29 genn. 1859 da Paolo e da Maria Cavicchioni. Si laureò all'università di Roma, ed ebbe a maestro Francesco Schupfer. I suoi studi si indirizzarono [...] un necessario processo di adattamento, una volta innestate su di un sostrato pregno di tradizioni romane. Negando quindi l'esistenza di una frattura fra l'antichità e il Medioevo, ricercò invece i nessi fra le due epoche, fra le strutture imperiali ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...