Studioso di epigrafia e antichitàromane (Trieste 1887 - Roma 1969); dal 1949 prof. all'univ. di Padova, quindi in quella di Roma (1956). Socio nazionale dei Lincei (1955). Ha pubblicato, nelle Inscriptiones [...] nella antologia Inscriptiones Latinae liberae rei publicae (2 voll., 1957-63). Ha anche pubblicato i Fasti consolari dell'Impero Romano dal 30 a. C. al 613 d. C. (1952); studî minori sono raccolti in Scritti vari di antichità (4 voll., 1962-71). ...
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Studioso delle antichitàromane (Savignano di Romagna 1781 - San Marino 1860), si dedicò soprattutto allo studio dell'epigrafia e della numismatica fin da giovanissimo e vi consacrò la vita, pur svolgendo [...] con successo il compito di segretario degli Affari esteri nella Repubblica di S. Marino. Suo grande merito fu l'aver valutato l'importanza dell'epigrafia come strumento di ricostruzione storica: larghissima ...
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Storico e retore greco (n. il 60 circa - m. dopo il 7 a. C.). Autore di opere retoriche e della Storia antica di Roma, che comprende la storia romana dalle origini al 264 a.C., inizio delle Storie di Polibio.
Vita [...] di Tucidide, a quello piano di Lisia, allo stile di Isocrate e di Platone, misto. Della sua Storia antica di Roma, detta di solito Antichitàromane (῾Ρωμαικὴ ᾿αρχαιολογία), in 20 libri, sono giunti a noi i primi 11 libri ed estratti dei rimanenti ...
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Architetto e pittore (Napoli 1513 circa - Ferrara 1583). Trasferitosi a Roma giovanissimo (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino [...] l'altro, riordinò le collezioni archeologiche degli Este. Importantissimo è il contributo di L. alla conoscenza delle antichitàromane, non solo per il Libro delle antichità di Roma (1553) e altri pochi scritti a stampa, ma per la ingente quantità di ...
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Storico dell'antichità italiano (Roma 1879 - ivi 1955); prof. (dal 1907) di storia antica nelle univ. di Genova, Bologna e poi di Roma, di cui fu rettore dal 1947 al 1953; socio nazionale dei Lincei (1946). [...] (Il regno di Pergamo, 1906) e dei Gracchi (Studi Graccani, 1912). Diresse dal 1924 il Dizionario epigrafico di antichitàromane, pubblicato dall'Istituto italiano per la storia antica, di cui il C. fu dal 1952 presidente. Senatore del regno (1939). ...
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Linguista italiano (Alatri 1859 - ivi 1927), prof. dal 1892 all'univ. di Roma, socio nazionale dei Lincei (1920). Profondo conoscitore del latino, delle lingue italiche e delle antichitàromane, dette [...] , basata sulla tradizione liviana, della quale fu in genere acerrimo difensore contro la critica moderna, del Cippo del Foro Romano (1899). Studiò inoltre Le etimologie dei giureconsulti romani (1892) e il Ritmo delle orazioni di Cicerone (1905). ...
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Storico ed epigrafista italiano (Napoli 1839 - Roma 1926). Allievo di Th. Mommsen, fu professore di archeologia nell'università di Napoli, poi di antichità greche e romane in quella di Roma. Fu il promotore [...] e direttore del noto Dizionario epigrafico di antichitàromane. ...
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Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità [...] soprattutto dal fratello David. Della sua abilità disegnativa rimane testimonianza nel Codex Excurialensis, con copie dei suoi disegni di antichitàromane. Nella bottega del Gh. si formarono, tra gli altri, Michelangelo, Fr. Granacci, G. B. Utili. ...
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Stampatore ed erudito (Venezia 1512 - Roma 1574), terzo figlio di Aldo il Vecchio. Scolaro di G. B. Egnazio, fu esperto di letteratura latina e buon latinista. Dal 1533 diresse la tipografia paterna, specializzandosi [...] all'Accademia Veneta e dal 1561 al 1570 a Roma, chiamato da papa Pio IV, la Stamperia del popolo romano. Il figlio Aldo raccolse molte prefazioni da lui dettate per testi latini (1580). Compose dissertazioni su antichitàromane e commentò Cicerone. ...
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Archeologa italiana (Roma 1840 - ivi 1925). Figlia di Michelangelo Caetani e sposa del conte Giacomo Lovatelli, fu una figura rappresentativa della società intellettuale romana della fine dell'Ottocento; [...] nel suo ospitale salotto continuò la tradizione paterna; scrisse su varî argomenti storico-religiosi, di antichitàromane, ecc. La sua ricca biblioteca passò dopo la sua morte all'Accademia dei Lincei, di cui era stata socia nazionale sin dal 1879. ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...