CAPILUPI, Ippolito
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova l'8 luglio del 1511, ottavo figlio di Benedetto e di Taddea de' Grotti, in una famiglia tra le più autorevoli della città, la cui antica dimestichezza [...] quale dà notizia il Mazzatinti.
Il duca Guglielmo Gonzaga incaricò a più riprese il C. dell'acquisto in Roma di varie antichitàromane; e il C. sempre in nome del signore di Mantova, commissionò al Palestrina due mottetti da eseguirsi nella chiesa ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] Roma. Comunque il lavoro del G. per l'editore costituì parte del primo nucleo di stampe di vedute delle antichitàromane, che sarebbe andato infoltendosi per formare la celebre raccolta dello Speculum Romanae magnificentiae, a cura di Antonio Lafreri ...
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PAGLIARINI
Saverio Franchi
– Famiglia originaria di Arezzo, stabilitasi a Roma nella seconda metà del XVII secolo con Marc’Antonio, nato nel 1643 circa e sposato con Bartolomea Maiani. I loro figli, [...] al quale vanno fatte risalire alcune delle edizioni stampate a nome Pagliarini di questi anni, tra cui quelle sulle antichitàromane di cui si occupava Guattani. Tra le ultime rilevanti opere uscite dalla tipografia è la Storia dell’Università degli ...
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DELLE LANZE (De Lances), Carlo Vittorio Amedeo Ignazio
Pietro Stella
Nacque a Torino il 1º sett. 1712 da Carlo Francesco Agostino, conte di Sale e di Vinovo, figlio naturale di Carlo Emanuele II, e [...] già durante il pontificato di Benedetto XIV venivano organizzati dall'Accademia di storia ecclesiastica e da quella di antichitàromane con finalità erudite e mire apologetiche. Ritornato in Piemonte, del Bianchini appoggiò il progetto di una nuova ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] a Modena, dove approfondì gli studi classici con Francesco Porto e Ludovico Castelvetro. La sua crescente fama come storico delle antichitàromane lo portò in breve tempo a insegnare a Venezia (presso la Scuola di San Marco), a Padova e infine a ...
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CESANO, Secondina Lorenza Eugenia
Nicola Parise
Nata a Fossano (Cuneo) da Carlo Emilio e da Cristina Bianchi il 16 febbr. 1879, compì i propri studi universitari a Roma; e qui si laureò sotto la guida [...] Museo Nazionale Romano,ibid., pp. 423-430), fra 1906 e 1914 redasse numerosi accurati articoli per il Dizionario epigrafico di antichitàromane di De Ruggiero, fra i quali Cubiculum,Dea Syria,Diana (II, 2, Spoleto 1910, pp. 1280-1292, 1467-1472, 1728 ...
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GIORDANI, Paolo Bernardo
Irene Fosi Polverini
Nacque probabilmente nel primo decennio del XVIII secolo a Napoli, come si evince dalle notizie fornite in un memoriale anonimo, ma opera dello stesso G., [...] suo protettore. L'informazione del G. sulle scoperte archeologiche e la sua intermediazione per acquistare riproduzioni di antichitàromane ed etrusche per Federico, così come le frequenti notizie sulla vendita di biblioteche nobiliari e cardinalizie ...
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ALBANI, Alessandro
Lesley Lewis
Nacque ad Urbino il 15 ott. 1692 da Orazio, fratello di Clemente XI, e da Maria Bernardina Ondedei-Zonghi. Studiò giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Avviatosi alla [...] , attraverso le presentazioni di Horace Mann, l'A. contribuì grandemente alla formazione delle collezioni inglesi di antichitàromane, e protesse artisti inglesi a Roma. Tra coloro che gli furono raccomandati dal Mann si ricordano Richard ...
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MANETTI, Latino Giovenale
Simona Feci
Nacque a Roma nel 1485 o 1486, figlio unico di Porzia e Tommaso "de Juvenalibus". Nulla si conosce sugli studi e sui suoi primi passi nella Curia romana. Nel 1507 [...] un ricco villano" (Letters and papers, VIII, n. 622).
L'8 novembre fu creato dal papa commissario generale alle antichitàromane: si trattava di un ufficio di nuova istituzione che lo impegnò anche sotto Giulio III come custode della salvaguardia dei ...
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LARBER, Giovanni
Luca Ciancio
Nacque nel 1703 a Crespano del Grappa dal medico e chirurgo Giacomo Antonio (1667-1737) e da Angela Bosa di Borso, che il padre aveva sposato l'anno precedente in seconde [...] del cardinale Melchior de Polignac, arcivescovo di Auch e incaricato d'affari francese, autorevole cultore di antichitàromane, rappresentò una preziosa occasione per introdursi nei circoli più esclusivi della Curia pontificia e del mondo diplomatico ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...