CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] un passionario della metà del sec. 12° (Roma, Bibl. Naz., Sess. 5) appartenente all'abbazia romana delle Tre Fontane, con riflessi del più antico stile di Clairvaux (Speciale, in corso di stampa). Lo scriptorium di Heiligenkreuz invece sviluppò tra l ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] gusto della committenza emirale, che privilegiò l'imitazione di modelli classici. Le diverse tipologie, esemplate su quei modelli antichi, romani o visigoti, che gli scultori al servizio di ῾Abd al-Raḥmān II avevano del resto sotto gli occhi - nella ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] in quello orientale. Per es. per la creazione di figure composite, umane o animali (i grýlloi dell'Antichità greco-romana), gli artisti avevano alimentato la loro fantasia con le descrizioni dei popoli dell'India riportate nelle opere degli storici ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] il chiostro e gli edifici monastici, ma soltanto in pianta (Stracke, 1992).La collegiata di St. Cäcilien insisteva sulle antiche terme romane e forse, in origine, su un piccolo edificio di culto cristiano, finora non identificato, con tombe di epoca ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] nel naós, che hanno un chiaro significato di glorificazione imperiale (Lorenzoni, 1962), con un riferimento esplicito all'antichitàromana, con particolare riferimento all'età tardoantica, come è possibile verificare attraverso l'esame di un'opera ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] ; un ricco trevigiano, Oliviero Forzetta, annota nel 1335 la sua intenzione di acquistare a Venezia due antiche sculture romane, un gruppo di disegni di animali fatti da un pittore già morto di nome Perenzolo e alcune opere di Paolo e Marco Veneziano ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] F. Burger, Das Trecentosgrabmal in Mittelitalien, Strassburg 1904, pp. 22-24; U. Gnoli, L'arte romanica nell'Umbria, Augusta Perusia 1, 1906, pp. 22-25; id., L'antica Basilica Ugoniana e il Duomo di Giovanni da Gubbio in Assisi, ivi, pp. 173-181: 177 ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] Benedizione di Isacco a Giacobbe ed Esaù dinanzi a Isacco, nei quali si dispiega, attraverso un diretto rapporto con la pittura anticaromana, una concezione spaziale del tutto nuova. Non c'è dubbio che qui si segni non solo il punto di svolta nelle ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] Antichità, negando espressamente che il responsabile di tali novità possa essere individuato in Giotto.Anche l'ipotesi 'romana cl. XVII, 17 contenente Notizie sopra l'Arte degli Antichi e quella de' Fiorentini da Cimabue a Michelangelo Buonarroti ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] sagace giudizio. Intanto l'ambasciatore Zulian insiste perché il C. segua i dettami della vigente scuola romana, pedissequa imitatrice dell'antico, ma il giovane ha le sue convinzioni. Forte dell'esperienza veneta, spinto da inclinazione istintiva, è ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...