Si suol chiamare alcaica una strofa frequente anche negli scarsi avanzi a noi rimasti del poeta lesbio Alceo, e di cui anche nell'antichità non si conosceva esempio più antico. È composta dei seguenti [...] credevi).
Bibl.: Il migliore studio sulla storia dell'alcaica nell'antichità, è quello del Heinze, Lyrische Verse des Horaz, Lipsia 1918 i singoli membri dell'alcaica, il loro uso nella lirica greca, la loro analisi, v. Wilamowitz, Griech. Verskunst, ...
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MARINATOS, Spyridon
Georgios Stylianos Korrés
Archeologo greco, nato a Lixouri di Cefalonia il 29 maggio 1901, morto ad Akrotiri di Tera il 1° ottobre 1974. Studiò storia e archeologia all'università [...] passò con il grado di tenente colonnello in Europa centrale, col compito di ritrovare e recuperare opere trafugate di arte grecaantica.
Nel 1949 comincia il secondo periodo di scavi a Creta (Vathypetron, Lykastos, nel 1956 l'Antro Ideo, dove trovò ...
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PSICHE (ψυχή)
Carlo GALLAVOTTI
L'etimologia della parola, che significa "respiro", ci riconduce a uno stadio primitivo della concezione dell'anima dell'uomo. Ancora nei poemi omerici la maniera di concepire [...] con volto umano. Nel primo periodo della speculazione greca, presso i filosofi ionici, il concetto dell' Bari 1911; C. Pascal, Le credenze d'oltre tomba nelle opere letterarie dell'antichità classica, II, Catania 1912; W. F. Otto, Die Manen, Berlino ...
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. Il nome di Campani ha nell'antichità due significati: secodo l'uno, ristretto, indica gli appartenenti alla confederazione di Capua, secondo l'altro, più lato, designa gli abitanti della Campania. Nel [...] 'unità. All'infuori degli Aurunci e dei Sidicini, alla fine del sec. IV a. C. troviamo in Campania ben sei stati: le tre città greche di Cuma Dicearchea e Napoli e le tre leghe di Capua, Nola e Nocera; ciò che spiega la vittoria dei Romani, più che i ...
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(App. II, I, p. 124)
Archeologo e storico ungherese, nato a Pomàz (Budapest) il 27 agosto 1895, morto a Princeton, USA, il 12 febbraio 1981. Formatosi presso il Museo Nazionale ungherese (1919-23), dopo [...] fasi estreme della storia di Roma (le origini e il tardo antico) e a momenti o figure centrali che riassumano o prefigurino questi mai del resto esplicitamente avallate o prodotte dalla storiografia greca.
Alla figura di Cesare e ai problemi relativi ...
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PASITELE (Pasiteles)
Goffredo Bendinelli
Versatile e rinomato scultore, nativo dell'Italia meridionale, fiorito a Roma, come Plinio ricorda, circa l'età di Pompeo Magno. Ricevette la cittadinanza romana [...] storico-artistica, alla quale ebbero ad attingere scrittori dell'antichità, fra cui lo stesso Plinio.
Bibl.: J. Overbeck segg.; M. Bieber, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI (1932); A. Della Seta, Il nudo nell'arte greca, I, Milano 1930, p. 598. ...
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Letterato francese, nato il 7 maggio 1713 a Alland'huy presso Reims e morto a Parigi il 14 luglio 1780. Studioso di temperamento enciclopedico e scrittore poligrafo nel miglior senso della parola, non [...] sulle idee estetiche del suo tempo. Professore di filosofia greca e latina al Collège de France, dopo di essere in studiis litterarum retinendo (1750), che è tutto un inno all'antichità: con uno studio su La morale d'Épicure tiréé de ses propres ...
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Figlia di Cefeo e di Cassiopea. Cefeo era re degli Etiopi (o dei Cefeni, secondo versioni meno antiche). Cassiopea aveva offeso, insuperbita della propria bellezza, la divinità (le Nereidi, secondo la [...] mito ci appare per la prima volta nella letteratura greca in Ferecide (Fragmenta Historicorum Graecorum del Mu̇ller, light of vases painting, Londra 1898, pp. 23, 35; con le antichità sceniche, Engelmann, Arch. Stud. zu den Trag., Berlino 1900, p. ...
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Filosofo e scienziato, poligrafo greco, soprannominato ὁ Ποντικός perché originario di Eraclea sul Mar Nero. Fu scolaro di Platone e di Speusippo: dopo la morte di quest'ultimo (338 a. C.), tornò in patria, [...] . A lui risale, in embrione, la teoria metrica nota come pergameno-romana della derivazione dei versi greci da uno o due prototipi. Gli antichi ammiravano le sue qualità artistiche. Tra l'altro E. si divertiva a comporre "drammi di Tespi".
Bibl ...
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Latinista francese, nato a Orléans il 16 marzo 1912, morto a Parigi il 25 luglio 1980. Dopo aver studiato presso l'Ecole des Chartes, divenne professore alla Sorbona e alla iv sezione dell'Ecole Pratique [...] cui viene analizzato l'ultimo influsso esercitato dalla cultura greca in Occidente, prima della sua scomparsa dall'orizzonte che, entro la cornice della storia del precetto delfico dall'antichità al Medioevo, raccoglie in realtà il frutto di decine ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...