Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] . Ma per ritrovare una vera rinascita del n. occorre attendere l’Umanesimo, che, tra le altre opere dell’antichitàclassica, riscoprì le Enneadi di Plotino; queste, tradotte da M. Ficino insieme agli scritti dello Pseudo-Ermete Trismegisto, furono ...
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Archeologo (Napoli 1812 - Roma 1885), gesuita. Esperto negli studî di teologia, patristica e lingue classiche e orientali, investigò acutamente anche problemi di antichitàclassica, ebraica e cristiana. [...] dell'arte cristiana nei primi otto secoli (6 voll., 1873-1881), Sylloge Inscriptionum Latinarum (1877), Monete dell'Italia antica (1885); scrisse inoltre sui vetri ornati di figure in oro provenienti dai cimiteri cristiani; descrisse i monumenti del ...
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Storico dell'antichità (Milano 1911 - Nizza 1992), figlio di Claudio; prof. universitario dal 1963, ha insegnato nelle univ. di Firenze e Venezia. Ha particolarmente studiato la storia del sec. 4º a. C. [...] le ricerche sulla storia degli studî classici. Tra le opere: Demostene e la libertà greca (1933); Il mito di Alessandro e la Roma di Augusto (1953); Euforione e la storia ellenistica (1955); Lo studio dell'antichitàclassica nell'Ottocento (1968). ...
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Latinista (Napoli 1866 - Milano 1926); professore di letteratura latina all'univ. di Catania (1901-09), poi a Pavia (1909-20). Autore di un dizionario dell'uso ciceroniano (1899), di ricerche storico-letterarie [...] Dioniso, 1911; Le credenze d'oltretomba nelle opere letterarie dell'antichitàclassica, 1926); direttore della rivista Athenaeum e della collezione di edizioni critiche di classici latini Corpus Scriptorum Latinorum Paravianum, di alcuni dei quali fu ...
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Giacimento di minerali utili, con il complesso delle opere e delle attrezzature per il suo sfruttamento. Le m. si distinguono dalle cave per il tipo di materiali estraibili; sono considerati m. i giacimenti [...] ecc.
Cenni storici
I giacimenti minerari furono scoperti fin dalla più remota antichità; in Spagna, in Gallia, in Britannia, in Grecia, in Asia Minore, già nell’antichitàclassica erano sfruttate m. di oro, di argento, di piombo, di ferro, ma ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] si trovano usate, senza regole precise, la foglia d’edera o la palmetta.
Nei codici, il sistema interpuntivo dell’antichitàclassica consisteva di tre positurae (ϑέσεις) o distinctiones: la subdistinctio, la media distinctio e la distinctio. Le tre ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichitàclassica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] Fu ammirato dai contemporanei per il suo entusiasmo per l'antichitàclassica, specie romana, e per l'immensa erudizione. A Roma il 21 aprile, Natale di Roma, si davano nomi classici. Nel 1483 l'imperatore Federico III concesse all'Accademia la ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] (1934; 2a ed. accr. col titolo L'infinito nel pensiero dell'antichitàclassica, 1956); Problemi del pensiero antico (1936); La comprensione del soggetto umano nell'antichitàclassica (a Buenos Aires nel 1955, poi a Firenze 1958); Moralisti greci ...
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Filologo italiano (Roma 1885 - Belluno 1952). Accademico d'Italia, P. è considerato uno dei più insigni rappresentanti della filologia classica nella prima metà del secolo. Studiò, tra l'altro, testi neoplatonici, [...] lirico, 1920; Preistoria della poesia romana, 1936), e su Le lettere di Platone (1938). Frutto di meditazioni sull'antichitàclassica, ma anche sui problemi dell'insegnamento e su argomenti di varia umanità, è la serie, anche letterariamente assai ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo insieme rappresenta l’epoca che più d’ogni altra nel Medioevo amò l’antichitàclassica, per questo si è potuto parlare da parte di molti storici di ‘Rinascimento del 12° secolo’.
Eloquentia e sapientia nel 13 ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...