(gr. Περσεϕόνη) Divinità ctonia degli antichi Greci; regna nell’oltretomba, accanto al consorte Ade, con caratteristiche minacciose; parallelamente, col nome di Kore, è divinità agraria strettamente connessa [...] tra il 5° e il 3° sec. a.C., nella religione dei Romani, che la venerarono col nome di Proserpina. Il suo culto, secondo una , dove P. fu identificata con l’indigena Libera.
L’arte antica ha raffigurato soprattutto la scena del ratto di P. sul carro ...
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Mitologia
Nella mitologia classica, divinità della natura. Le N. erano venerate dai Greci antichi come geni femminili delle fonti, dei fiumi e dei laghi (Naiadi), delle foreste (Driadi o Amadriadi), dei [...] monti (Oreadi); erano benigne verso i mortali, di cui non disdegnavano l’amore. Dai Romani le N. furono identificate con divinità indigene dell’acqua e delle sorgenti (Camene, Carmenta, Giuturna). Il culto si svolgeva all’aperto o in piccoli santuari ...
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(gr. ῎Ισϑμια) Antica località sull’istmo di Corinto. Abitata già in età micenea, come mostra un lungo tratto di fortificazione (13° sec. a.C.), divenne importante soprattutto a partire dall’8° sec. a.C. [...] (7° sec. a.C., più volte ricostruito) è uno dei più antichi templi dorici costruiti in Grecia. Si conservano resti di altre strutture, datate dal musicali. Dal 228 a.C. fu riconosciuto ai Romani il diritto di parteciparvi e nel 196 Tito Quinzio ...
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Parte del camino, più o meno rialzata da terra, ma posta direttamente sotto la cappa, in cui si faceva fuoco per cuocere vivande e per riscaldare ambienti.
Come centro della vita domestica, il f. è circondato [...] costruito, con pietre, al centro della tenda (iurta). Presso i Romani era protetto da varie divinità, fra le quali Vesta, e si fumosi Lares veniva a significare una origine nobile e antica della gens, rappresentata appunto da immagini che, per essere ...
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Medicina
In embriologia, effetto morfogenetico che una sostanza chimica non identificata ( evocatore), emessa da una porzione dell’embrione (organizzatore), esercita su un’altra porzione dell’embrione [...] magica, un’anima dall’oltretomba, per lo più a scopo divinatorio, in uso specialmente presso gli antichi Caldei, Ebrei, Ittiti, Greci, Romani.
Nella religione romana l’e. era l’azione rituale con la quale, quando l’esercito stava per conquistare una ...
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Averno, Lago d’ (lat. Lacus Avernus o Lacus Averni) Tipico lago craterico della Campania, situato a 2 m s.l.m. nei Campi Flegrei. Ha forma ellittica (superficie 0,55 km2; profondità max 34 m; perimetro [...] avevano localizzato in quella regione parecchie leggende che designavano l’A. come ingresso all’oltretomba. Tale lo considerarono anche i Romani nei tempi più antichi. Più tardi il nome di A., senza alcun riferimento locale, è stato usato dai poeti ...
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Martire nei dintorni di Roma; secondo la leggenda marito di s. Sinforosa, con lei sepolto e venerato sulla Via Tiburtina (secondo altra leggenda sulla Salaria, al 30º miglio), ignoto agli antichi calendarî [...] romani. Festa, 10 giugno. ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] , noti come astrologi, divinatori, esperti di scienze occulte. Nell'antichità pagana venivano riconosciuti i poteri delle divinità di altri popoli. Come ha messo in luce Jacob Burckhardt (v., 1852), i Romani nel periodo di Diocleziano e di Massimiano ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] vassallaggio, firmò la rinuncia al titolo di re o d'imperatore dei Romani, della Germania, e si impegnò a fare di tutto per impedire fine del sec. XV e che non si riscontra nelle fonti più antiche, l'amore di G. per le scienze lo avrebbe spinto a far ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] Carlomagno esercitava su tutto l'Occidente il potere degli antichi cesari, sicché com'era già accaduto al tempo d'Oriente sulla questione del Filioque. Lettere di Alcuino sulle vicende romane del 799-800 in Epistolae Karolini aevi tomus II, in Mon ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...