La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] , Iconographie et réaction païenne, in Mélanges Pierre Lévêque, 1: Religion, éd. par M.-M. Mactoux, E. Geny, Paris Stefanelli, L’argento dei Romani: vasellame da tavola e d’apparato, Roma 1991 (Il metallo: mito e fortuna nel mondo antico, 2), pp. 295 ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] animo ben diverso da quello degli ufficiali romani con cui si metteva sulla via del tuttavia, così diverse dalle antiche, che non si poteva davvero , pp. 412-430; R. Cessi, Politica, economia, religione, in Storia di Venezia, II, Venezia 1958, pp. 6 ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] struttura dello Stato unitario. La «questione romana», cioè i complicati rapporti con la Camera sedesse l’élite del paese (gli antichi meliores et maiores terrae), i migliori (àristoi lo Statuto proclamava la religione cattolica religione di Stato, ma ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] Wien-Zürich-Berlin-Münster 2011; Politiche religiose nel mondo antico e tardoantico, Atti del Convegno internazionale di studi (Firenze of the Roman Aristocracy, in Journal of Roman Studies, 51 (1961), pp. 1-11, ora in Id., Religione e società nell ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] ὁμόνοιαν] e la correttezza dei dogmi della religione [τὴν τῶν δογμάτων τῆς εὐσεβείας ὀρθότητα], nel dare una nuova capitale ai romani.
Costantino ispira a Elena l’inventio Ducas era tra quelli che lasciarono l’Antica Roma con lui per andare a vivere ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] «dabbenaggine la lealtà e la religione de’ giuramenti, necessità di stato Stati d’Europa oppure a quello dell’antico Piemonte. Inutile dire che a prevalere fu tremenda spada di Damocle che è la questione romana, la quale non sarà sciolta se non il ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] il nazionalismo «come il paganesimo antico, vorrà a torto il sacrificio Sede al fine di risolvere la questione romana e pervenire alla conciliazione fra lo Stato tempo si viene facendo in favore della Religione e della Chiesa, non disconoscibile per ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] o cisalpina, o veneziana, o romana, o napoletana. Ma poi, dice allora:
Rolando: Taccia
Il reo livore antico
Di Milano e di Como: un sol nemico «Il nuovo Cesare è la patria». Clero e religione nel lungo Quarantotto italiano, in Storia d’Italia. Annali ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] , discendente della più antica nobiltà dei baroni romani: l'integrazione nell'alta aristocrazia romana, che doveva essere espressa bene comune, ed in primo luogo della Chiesa e della religione; significativo in proposito è il fatto che, negli anni che ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] di controllo del territorio che era più antica dell’unificazione, e che a questa la condizione del notabilato italiano di religione ebraica. Al momento dell’Unità, una serie di membri della nobiltà romana avvicendatisi al governo della città a ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...