L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] gli uomini non si accontentano più di quel che sanno. La religione non può fornire ogni risposta, e così si sviluppano le scienze nome: adesso si fa chiamare Nemo, che nell'antica lingua dei Romani vuol dire "nessuno". Per non incontrare più anima ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] privata che su quella pubblica, sull'economia come sulla storia della religione, della letteratura e dell'arte; e non solo arte antica, ma anche moderna, data la grande influenza dei s. romani sugli artisti del Medioevo e dell'evo moderno. Da ciò ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] impressione che a suo avviso di quella tanto diversa religioneantica molto fosse ancora vivo in quella moderna, e che Giardina, Le due Italie nella forma tarda dell’impero, in Società romana e impero tardoantico, a cura di A. Giardina, Bari 1986, pp ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] senso più profondo. Poiché essa subentrò al posto dell’anticareligione di Stato. Divenne una funzione della vita dello Stato cfr. err., 13,1; 17,1.
11 I. Gradel, Emperor Worship and RomanReligion, Oxford 2002, pp. 213-250.
12 Rm 13,1-8a.
13 At 22 ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] periodo Costantino non aveva abbandonato del tutto l’anticareligione pagana, e ne vedeva un modello di tolleranza «essendo certo che Costantino Magno fu molto liberale verso la Chiesa Romana»85; concludeva perciò che il ducato d’Este era stato un ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] termine ‘monoteismo’ per indicare la corrente filosofica che nella tradizione greco-romana – lasciando ora da parte analoghi tentativi compiuti nelle religioni del Vicino Oriente antico – fece oggetto di riflessione l’unità del principio alla base ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] conformazione del diritto degli individui, ereditato dall’antica tradizione romana, alla legge e al piano divino. anzianità biblica non dovesse premunirli che dell’obbligo di cambiare religione. Interdetti dall’inizio del V secolo, come gli ebrei, ...
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Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] e moderni, e presenta numerose osservazioni critiche sia sulla storia romana fino all’epoca degli imperatori Augusto e Tiberio sia sulla religioneantica; in più, esso contiene riflessioni fondamentali sulla comprensione storica16. Con il suo saggio ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] politica volta a valorizzare il cattolicesimo come unica religione di Stato. Più che la cesura essa valorizza il Giovane, in Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichitàromane, V, Bari 1999, pp. 205-226. Più in generale, soprattutto ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] continua e sempre più diffusa propagazione della religione cristiana comportava costi notevoli quanto alla condizione al meglio la fondamentale opzione monoteista ereditata dalla più antica tradizione romana (Clemente, Erma). Se dal passato ci si ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...