BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] differenza di razza, di costumi, di religione; barbare erano pure le parole inarticolate, predominio su tutti gli altri dell'antichità, b. diventano i nemici della del mito; solo nelle vaste composizioni romane del rilievo storico i b. appaiono ...
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PERSONIFICAZIONE
H. Sichtermann
W. Köhler
Siamo soliti parlare di "personificazione" ogni qualvolta si attribuisce carattere di personalità ad una cosa o ad un concetto astratto. Il concetto non è [...] non sono se non una approfondita rinnovazione della romanitàantica, del mos maiorum - e che altro v. Personifikationen; G. Wissowa, Religion und Kultus der Römer, II, Monaco 1912, p. 327 ss.; O. Kern, Religion der Griechen, Berlino 1926; W. ...
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Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] ultimo secolo della Repubblica e il principio dell'Impero la religione isiaca ebbe in Roma consensi e contrasti, ma Caligola va fatta parola di un gruppo di opere di età romana ispirate ad arte più antica o prodotto di eclettismo. Tale è il caso dell ...
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STAGIONI
E. Simon
Le quattro Stagioni, (greco: ὦραι; lat. tempora anni), tema inesauribile della musica, delle arti figurative e della poesia fino all'evo moderno, sono creazioni relativamente tarde [...] o di giovani, al contrario, sono note soltanto a partire dall'arte romana del II sec. d. C., ma recentemente si è posto in di una coppia di sposi. Non esiste quasi religione misterica della tarda antichità che non si sia servita in qualche modo ...
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Vedi CAUCASO, Culture del dell'anno: 1959 - 1994
CAUCASO, Culture del
S. Ferri
K. V. Trever
La regione del C., in stretto senso geografico prevalentemente occupata dall'imponente sistema montuoso che [...] una quota costante di lingua, di usi, di religione" (Bleichsteiner). Su di un substrato antichissimo, probabilmente determinata parte della società, della cultura ellenistico-romana. Sul territorio dell'antica Coichide (a Van), sono state scoperte ...
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Vedi BATTRIANA, Arte della dell'anno: 1959 - 1994
BATTRIANA, Arte della
K. V. Trever
La B. (Bakhtrish delle iscrizioni achemènidi, Bakhdish dell'Avesta) si stendeva dalla catena di Gissar fino al Hindu-Kush, [...] dell'aristocrazia della Battriana la quale condivideva la religione (mazdeismo), gli usi e i costumi dei di questi animali fantastici: è questo un antico motivo dei grölloi (v.) dell'arte ellenistico-romana e mesopotamica. Uno dei fiori con gli ...
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LEGISLAZIONE ARTISTICA nell'antichità
M. Cantucci
Con questa espressione si intendono tutti i provvedimenti adottati nell'antichità dai detentori del potere normativo statuale nel vasto campo dell'arte; [...] che essendo il diritto presso gli antichi popoli confuso con la religione e con la morale, ed essendo presso i Greci non si formò una legislazione elaborata come presso i Romani. Le fonti per la conoscenza dei loro ordinamenti sono gli scritti ...
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ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] dalla più antica iconografia mitologica greca a quella allegorica di età ellenistica e romana, il Blümner delle ricerche di storia della filosofia e di storia della religione (vedi un'efficace esposizione dello stato della questione nella voce ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] -romano; un'altra, inedita, in una collezione privata romana).
Specialmente le monete e i più modesti monumenti funerarî estremo tributo alla religione morente. In realtà qui persiste ancora il ricordo di un'iconografia più antica, che rappresentava ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] hanno marcato la presenza dello spirito religioso degli antichi pastori nomadi orientali in seno ai popoli occidentali del precisa datazione, ma sono pre-romani).
I concetti e le forme iconografiche della religione betilica punico-sarda si legano, ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...