(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] . con Maometto, fondatore di una religione universalistica, l’islamismo, le cui sorti ma con un fondo d’indiscutibile autenticità; i più antichi documenti risalgono al principio del 6° sec. d. etnica, come nell’età imperiale romana del latino; nel 10° ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] E se il giudizio dei Romani merita di essere commendato, tanto ora l'esempio viene cercato nella storia di Roma antica, tra le pagine di Livio; anche, se questo primo obligo, di essere diventati sanza religione e cattivi...") o con la severità di un ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] 27; Contra Acad., 3, 18, 41; 3, 20, 43; De vera religione, 4, 7, ove asserisce che i filosofi platonici "paucis mutatis verbis atque in giudizio la gloria dell'antica civiltà specialmente romana. Poiché i grandi romani seppero amare la patria e ...
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MOMIGLIANO, Arnaldo Dante
Riccardo Di Donato
MOMIGLIANO, Arnaldo Dante (Arnaldo Dante Aronne). – Nacque a Caraglio (Cuneo) il 5 sett. 1908 da Salomone Riccardo, commerciante di granaglie, e da Ilda [...] si concentrarono su diversi nuovi argomenti: la religioneromana in età imperiale, la storia di Roma 1988), pp. 212-446; Omaggio ad A. M.: storia e storiografia sul mondo antico, a cura di L. Cracco Ruggini, Como 1989; The presence of the historian. ...
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autorita
autorità
Termine che presenta un’ampia gamma di significati, tutti in qualche modo legati alla capacità – da parte di un qualsiasi soggetto (individuale o collettivo, reale o immaginario) – [...] obbedire, nella maggior parte dei casi, spontaneamente. Nell’antica Roma l’auctoritas trovò la sua prima formulazione nel diritto il cristianesimo – non essendo, come la religioneromana, una religione nazionale e quindi politica – poneva il problema ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] élites che giustificavano il proprio status grazie alla religione: edifici di culto vennero costruiti nelle aree industriali a favore della sicurezza rappresentata dalle fortificazioni dell'antica città romana, che prese il nome danese di Jorvik. ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] settentrionale fu teatro di grandi opere edilizie: la religione popolare legata al culto dei morti, praticata anche a in quell'epoca il suo delta, non lontano da un'antica fortezza romana, chiamata Babilonia, Qasr as-Sham per gli Arabi. Grazie ...
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Fotografia
di Carlo Bertelli
Fotografia
sommario: 1. Introduzione. 2. Accessibilità della fotografia. 3. Fotografia e realtà: memoria e imprevisto. 4. Fotografia creativa. 5. Arte e fotografia: riproduzione [...] migrazione di forme iconografiche nell'ambito di una stessa religione o attraverso civiltà diverse. La fotografia, invece, fra gli altri, G. Caneva, autore della più antica fotografia romana (se non è preceduto da un callotipo della raccolta del ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] nel 940 il conte castigliano Fernán Gonzáles ripopolava l'antica fortezza romana di Sepúlveda. Sempre negli ultimi dieci anni del gloria di Alfonso VI, acclamato come imperatore delle due religioni e imperatore di tutta la Spagna, tornò soprattutto la ...
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Livio, Tito
Mario Mazza
Storico latino, nato a Padova nel 59 a.C. e morto nel 17 d.C. Dei suoi 142 libri Ab urbe condita, soltanto 35 (I-X, XXI-XL, XL-XLV con lacune) «da la malignità de’ tempi non [...] maggiori. Vi è apertamente dichiarata l’esemplarità dell’agire politico dei Romani:
Io ho sentito dire che le istorie sono la maestra delle Roma, furono rinnovati tutti gli ordinamenti dell’anticareligione, furono puniti i Fabii, Camillo anche dopo ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...