Poeta slovacco (Liptovsky Sv. Mikuláš 1822 - Zlaté Moravce 1876). Passione per la libertà, ansia di orizzonti più vasti di quelli che gli offriva, dopo la sua partecipazione alla rivoluzione del 1848, [...] la grama vita provinciale, caratterizzano le sue Balady a piesne ("Ballate e canti", 1883) che, nei motivi e nella forma, riecheggiano i canti popolari slovacchi ...
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Poeta (n. Capua - m. tra il 1572 e il 1585); scrisse rime che esprimono un'ansia sinceramente religiosa, venata di una prepotente eloquenza, che nelle liriche più alte (soprattutto nella preghiera alla [...] Vergine) si risolve in accenti di commossa, trepidante umanità ...
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Poeta sloveno (n. Črnomelj 1900 - m. come partigiano presso Pugleda, Kočevije, 1942). Le sue poesie, Lirika (1940), dominate da un'ansia cosmica, riecheggiano talvolta l'espressionismo tedesco. ...
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Scrittore tedesco (Habelschwerdt, Slesia, 1864 - Oberschreiberhau, Slesia, 1940). Proseguì la tradizione misticheggiante della sua Slesia in romanzi e racconti, cupamente realistici e insieme vibranti [...] di ansia religiosa. Significativo specialmente il periodo iniziale, con le novelle Auf Leben und Tod (1898), Der Schindelmacher (1899), Das letzte Kind (1903) e coi romanzi Leonore Griebel (1900), Der begrabene Gott (1905) e Drei Nächte (1909); ma ...
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Poeta spagnolo (Moguer, Huelva, 1881 - San Juan, Puerto Rico, 1958). Autore dalla limpida semplicità espressiva vicina al simbolismo, nelle sue poesie associa a una raffinata ricerca lessicale una crescente [...] suscitate nel poeta dalla contemplazione della natura. Ma l'amore per la parola si affina e si trasforma in un'ansia formale capace di percepire ogni più piccola vibrazione della sua spiritualità. In Diario de un poeta recién casado (1916) questa ...
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Critico e poeta (Monte San Savino 1862 - Roma 1928). Discepolo di Carducci, amico di D'Annunzio e Scarfoglio, esordì come poeta con la raccolta Minime (1882) e collaborò ai principali giornali letterarî [...] romani, dalla Cronaca bizantina al Fanfulla della Domenica, distinguendosi per un'ansia di rinnovamento che trovava espressione nell'entusiasmo per le dottrine darwiniste. Dedicatosi all'insegnamento secondario, si trasferì nel 1884 ad Ascoli Piceno, ...
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Scrittore danese (Londra 1893 - Svendborg 1974). Massimo esponente della "letteratura della crisi" fra le due guerre mondiali, ne riflette le tendenze più nichilistiche soprattutto nel suo romanzo più [...] riuscito, l'autobiografico Haervaerk ("Distruzione", 1930) dove, insieme all'influsso della tecnica di Joyce, si avverte un'ansia di fede religiosa al fondo dei problemi morali e sociali che l'immanentismo comunista non è riuscito a risolvere. ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] , identificò il ruolo originale della hispanidad nel mantenimento del "senso tragico della vita". Questo e gli altri temi di U., l'ansia di eternità, il rapporto fra Dio e l'uomo, sono sviluppati in saggi, romanzi e nel teatro.
Vita e opere
Divenuto ...
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Poeta tedesco (Memel 1605 - Königsberg 1659). Ebbe la cattedra di poesia all'univ. di Königsberg, e cantò la casa di Prussia in una serie di componimenti (Churbrandenburgische Rose). Entro la sua vastissima [...] produzione lirica, spesso d'occasione, notevoli sono le poesie nelle quali egli canta l'accorata rassegnazione dell'uomo alle vicende della vita e l'ansia della morte, vista come la bramata liberazione dal carcere terreno. ...
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Poeta russo (Kosicha, Altai, 1932 - Mosca 1994). Si mise in luce, con raccolte di liriche (Flagi vesny "Le bandiere della primavera", 1955; Radius dejstvija "Raggio d'azione", 1965; Syn Very "Il figlio [...] ´ "Il mio amore", 1955; Rekviem "Requiem", 1961; Posvjaščenie "Dedica", 1968), come uno dei più significativi interpreti dell'ansia di rinnovamento della generazione poetica post-staliniana. Una notevole varietà di temi e un tono spesso declamatorio ...
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ansia
ànsia s. f. [dal lat. tardo anxia, der. di anxius «ansioso»]. – 1. Stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa: essere, stare in a. per qualcuno, per qualche cosa; quando dopo tanto tempo...
ansiare
v. intr. [dal lat. anxiari; cfr. ansare] (io ànsio, ecc.), ant. e letter. – Ansare; stare in ansia. ◆ Part. pass. ansiato, anche come agg., pieno d’ansietà, o anche ansioso, tormentato da veemente desiderio.