Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] piuttosto comune e i 2/3 di coloro che ne sono affetti sono donne. Nel disturbo da panico (v. panico) viene sperimentata un'ansia intensa che permane per un lasso di tempo che va da qualche minuto a più di un'ora. Gli attacchi sembrano scaturire dal ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] , il prepararsi a un incontro sessuale. Victor Emil Frankl, che si è occupato in modo particolare di questo tipo d’ansia, ha scritto che «l’ansia realizza ciò che teme. Si potrebbe dire con un aforisma che mentre il desiderio è il padre di un certo ...
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Poeta slovacco (Liptovsky Sv. Mikuláš 1822 - Zlaté Moravce 1876). Passione per la libertà, ansia di orizzonti più vasti di quelli che gli offriva, dopo la sua partecipazione alla rivoluzione del 1848, [...] la grama vita provinciale, caratterizzano le sue Balady a piesne ("Ballate e canti", 1883) che, nei motivi e nella forma, riecheggiano i canti popolari slovacchi ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] I sintomi compaiono improvvisamente, in modo drammatico, e quest'aspetto permane anche qualora l'attacco si verifichi in una situazione di ansia d'attesa. La durata della crisi è nel complesso breve e oscilla da pochi secondi o minuti fino a mezz'ora ...
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Poeta (n. Capua - m. tra il 1572 e il 1585); scrisse rime che esprimono un'ansia sinceramente religiosa, venata di una prepotente eloquenza, che nelle liriche più alte (soprattutto nella preghiera alla [...] Vergine) si risolve in accenti di commossa, trepidante umanità ...
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Poeta sloveno (n. Črnomelj 1900 - m. come partigiano presso Pugleda, Kočevije, 1942). Le sue poesie, Lirika (1940), dominate da un'ansia cosmica, riecheggiano talvolta l'espressionismo tedesco. ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] per es. leggere in alcuni studi che l'angoscia è un sintomo di quegli attacchi di panico classificati fra i disturbi d'ansia; anche qui essa è riferita a uno stato affettivo di tipo patologico.
2.
Le due teorie o 'ottiche' freudiane
La definizione ...
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Scrittore tedesco (Habelschwerdt, Slesia, 1864 - Oberschreiberhau, Slesia, 1940). Proseguì la tradizione misticheggiante della sua Slesia in romanzi e racconti, cupamente realistici e insieme vibranti [...] di ansia religiosa. Significativo specialmente il periodo iniziale, con le novelle Auf Leben und Tod (1898), Der Schindelmacher (1899), Das letzte Kind (1903) e coi romanzi Leonore Griebel (1900), Der begrabene Gott (1905) e Drei Nächte (1909); ma ...
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Poeta spagnolo (Moguer, Huelva, 1881 - San Juan, Puerto Rico, 1958). Autore dalla limpida semplicità espressiva vicina al simbolismo, nelle sue poesie associa a una raffinata ricerca lessicale una crescente [...] suscitate nel poeta dalla contemplazione della natura. Ma l'amore per la parola si affina e si trasforma in un'ansia formale capace di percepire ogni più piccola vibrazione della sua spiritualità. In Diario de un poeta recién casado (1916) questa ...
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Pittore francese (Nancy 1912 - Parigi 1948). In contatto con O. Friesz e G. Braque, si valse delle esperienze fauves e impressioniste per inasprire le forme e i contorni delle scarne e desolate immagini [...] che denunciano l'ansia per l'abbandono e la solitudine. ...
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ansia
ànsia s. f. [dal lat. tardo anxia, der. di anxius «ansioso»]. – 1. Stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa: essere, stare in a. per qualcuno, per qualche cosa; quando dopo tanto tempo...
ansiare
v. intr. [dal lat. anxiari; cfr. ansare] (io ànsio, ecc.), ant. e letter. – Ansare; stare in ansia. ◆ Part. pass. ansiato, anche come agg., pieno d’ansietà, o anche ansioso, tormentato da veemente desiderio.