ASCELINO (Azzelino; erroneamente anche Anselmo)
Luciano Petech
Monaco domenicano del sec. XIII. La sua vita è molto poco nota. Il cronista Tolomeo da Lucca lo dice lombardo. Nel marzo dell'anno 1245, [...] .). Lo studio quasi definitivo dello scarso materiale esistente è ancora quello di P. Pelliot, Les mongols et la papauté, II, I: Ascelin et de Géogr. Ecclés., III, coll. 461 s. (sub voce Anselme); Encicl. Ital., IV, pp. 784 s.; Encicl. Cattolica, II, ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] Gregorio da Lucca (Delucca), le informazioni a nostra disposizione a proposito della biografia intellettuale di G. ricorso a Dio, rifacendosi apertamente alle affermazioni di Agostino e diAnselmo: i complexe significabilia sono in se stessi ...
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PIETRO IGNEO
Nicolangelo D'Acunto
– Non conosciamo la sua data di nascita avvenuta probabilmente intorno al 1020. Del tutto priva di fondamento si dimostra la tradizione che ne dichiarava l’appartenenza [...] a cui forse partecipò in prima persona. Sempre nel 1080 presiedette a S. Ginese, presso Lucca, il sinodo che scomunicò i canonici di S. Martino, nemici del vescovo gregoriano Anselmo. Tra la fine del 1084 e l’inizio del 1085 tornò in Francia insieme ...
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CUNIBERTO
Giuseppe Sergi
La prima attestazione di C., uno dei più importanti vescovi di Torino del sec. XI, è relativa alla sua presenza in Pavia per una sinodo del 25 ott. 1046: doveva essere il primo [...] tempo posteriore.
Secondo Anselmo il Peripatetico, C. apparteneva alla potente famiglia milanese dei da Besate, alcuni esponenti della quale erano pervenuti a responsabilità vescovili in Piacenza, Ravenna, Lucca. Nella zona di Piacenza C. doveva ...
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DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] il proprio fratello Anselmo, prelato di grande prestigio della Curia. Di carattere austero e meditativo di B. Brunelli, III,Milano 1952, pp. 1176-1179; A. Fabroni, Vitae Italorum doctrina excellentium qui saec. XVII et XVIII floruerunt, Pisa-Lucca ...
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anselmino
(o selmino) s. m. [dalla figura di sant’Anselmo che v’era effigiato]. – Moneta mantovana d’argento del valore di una lira, coniata tra la fine del 16° e l’inizio del 17° secolo; portava al dritto lo stemma dei Gonzaga, al rovescio...